“Bologna: la grassa, la dotta e la rossa?” No, la più autentica. E’ questa la Bologna che ci racconta oggi Marco, con uno sguardo distaccato e imparziale rispetto a chi qui ci è nato e ci vive da sempre, ma che ha imparato a conoscere da quando è arrivato in questa città “solo” 10 anni fa.
Viaggia in provincia, ma vive in città. Quando non è a Bologna lo trovate in giro per il Belpaese, per poi condividere le sue avventure da una “Italia a pedaggio zero” su Stataliblu.
Musicale, perché tra centro e periferia c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole ascoltare buona musica. Dal jazz dei locali in centro alla musica indie della periferia, qui le sette note sono di casa.
Sorprendente, perché dall’eleganza salottiera della Bologna di via Santo Stefano si passa allo spirito alternativo di via del Pratello, e bastano solo 10 minuti di camminata.
Verde: provate a dare un’occhiata ai parchi di Bologna, tipo i Giardini Margherita o il Parco della Ca’ Bura, e poi mi direte se non ho ragione
2# Un ‘must’ imperdibile di Bologna
Salire verso i colli, imboccando via di Casaglia da viale Saragozza. Ammirare le bellissime case, e poi trovarsi in un sorprendente limbo tra la natura e la città. Davvero, Bologna è l’unica città, forse insieme a Torino, dove ho sperimentato un matrimonio così felice tra la dimensione bucolica e quella urbana.
3# Una chicca nascosta
Via de’ Pepoli, magico vicolo che collega piazza Santo Stefano a via Castiglione, formando un borgo silenzioso che nel passato ha avuto origini molto popolari. Veniva chiamato Vivaro, e vi scorrevano le acque dell’Aposa e del Savena, procurando ai monaci benedettini pesci e irrigazione per gli orti coltivati. Oggi tutto ciò è scomparso, ma resta un angolo molto affascinante.
4# Il tuo luogo preferito
In realtà sono due: il primo è la Bolognina, il quartiere nel quale vivo. Lo amo perché la convivenza multietnica mi da l’idea di essere in città tipo Berlino o Copenhagen. Il secondo è Piazza Minghetti, in centro, tra via Farini e il Quadrilatero. Mi piace il suo silenzio, la sua eleganza, l’architettura imponente ma leggera: sembra di essere a Parigi.
5# Una dritta per vivere al meglio un weekend a Bologna
In bicicletta. Nonostante la prepotenza degli automobilisti, Bologna sta tornando a essere la città delle pedalate, grazie anche a una nuova sensibilità nei confronti delle esigenze dei ciclisti (vedi le nuove piste ciclabili). Ci vorrebbero più rastrelliere, ma la bici resta il mezzo naturale per muoversi in città. Insomma, provate a entrare con un SUV nel centro storico: se siete persone dotate di cervello, vi sentirete presto molto ridicoli.
6# Un’attrazione sopravvalutata
La salita a San Luca. Esistono modi più romantici, secondo me, di salire su in collina, godendo magari di panorami molto più belli.
7# Il luogo bolognese autentico
I mercati. Da quello delle Erbe, che si trova in centro alle spalle di via Ugo Bassi, a quelli rionali. In questo caso Bologna non fa eccezione, come Roma, Napoli o Torino: nei mercati trovi la realtà, fatta di colori e sapori e voci e lingue diverse. Uno spettacolo, del tutto gratis.
8# Conoscere un luogo passa anche per la pancia, qual è il tuo locale preferito?
Per quanto riguarda la pancia, a Bologna c’è l’imbarazzo della scelta. Il rischio, però, è di beccarsi una bella fregatura da turista. Io, quando vado a mangiare fuori, di solito scelgo la Trattoria della Santa in via Urbana, dentro le mura, subito dopo via Saragozza. Hanno un menu bolognese autentico del 1929, non se la tirano, sono molto accoglienti, cucinano bene e non sono avidi. In questo caso l’espressione “atmosfera familiare” casca a pennello.
9# Un appuntamento da non perdere
“La strada del jazz“, rassegna che a fine settembre riempie le strade del centro di musica. Piazze, angoli, vicoli, strade: anche chi non è appassionato di questa musica si troverà a ballare, cantare e a battere le mani. Insomma, Bologna diventa un po’ come New Orleans!
10# Una serata a…
Io comincerei con un aperitivo al Caffè del Mercato delle Erbe, luogo che più autentico non si può, dove potrete ammirare una galleria di ritratti a olio i cui soggetti sono… i clienti stessi! Proseguirei quindi con la cena: per gli amanti del low cost consiglio i locali da asporto del Pratello, mentre per una cena seduti confermo la scelta della Trattoria della Santa. In alternativa si potrebbe andare a teatro all’Arena del Sole, oppure tirare lungo con l’aperitivo e consultare poi il cartellone dell’Estragon o del Locomotiv per gli amanti del rock, o farsi un giro nei locali del centro per muoversi tra jazz e blues.
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E me lo dici così che c’è un altro mercato da provare???? Verrò al più presto e Piazza Minghetti vestita a Festa è piaciuta tanto anche alla mia bimba e alle sue amichette