Brooklyn, l’altro lato di New York

Se una persona mi chiede quali sono i luoghi che mi sono rimasti più impressi dopo il viaggio a New York, rispondo decisa senza pensarci troppo. Uno dei luoghi è Brooklyn, quell’enorme quartiere che profuma di vera New York, che mi ha fatto innamorare quasi fosse lui il vero fulcro della metropoli.

Non so esattamente il perché, avete presente quelle cose che a pelle vi colpiscono? Ecco più o meno è andata così. Complice sicuramente il fatto di avere avuto l’appartamento in una zona carinissima, a Fulton Street! Un appartamentino mansardato che puntualmente vibrava ad ogni passaggio della metropolitana. Per i primi giorni era abbastanza fastidioso, poi è diventato un rito da ascoltare, una cosa divertente da ricordare!

Poi, non so se avete presente, ma Brooklyn è enorme, è grande. Il quartiere ha tre volte la grandezza di Manhattan. E’ una città, è un mondo in crescita che vuole farsi notare, e lo sta facendo nel modo giusto.

Il quartiere di Brooklyn è per me la vera NY, quello fatto di persone del posto e di pochi turisti. La bellezza sta nello scoprire le vie e fermarsi a guardare due ragazzi che improvvisano uno spettacolo a bordo strada e che hanno un talento impressionante! Ballano, cantano con passione quasi fossero in un teatro davanti a centinaia di persone. E non puoi passare diritto, fermarsi qualche minuto è d’obbligo, è bello.

Ma cosa c’è da vedere?

I muri di Brooklyn. Sono colorati e pieni di disegni. Murales artistici astratti dai colori vivaci e dichiarazioni d’amore, o semplicemente scritte di protesta per far sentire che il popolo esiste, c’è, è presente in un quartiere che fino a pochi anni fa era al margine, e che ora sta diventando un cuore pulsante.

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Il Barclays Center. E’ uno stadio dalla struttura avveniristica fatto costruire per i Brooklyn Nets, una delle squadre di basket dell’ NBA. Ha avuto un impatto pazzesco su di me! Una specie di onda gigante traforata, con degli schermi che fanno passare in velocità gli eventi della settimana: concerti, partite di basket e hockey su ghiaccio.

Mentre ero lì c’è stato il concerto di Elton John, il prezzo era pressoché inavvicinabile, ma per una partita di basket potete trovare dei posti a 35 dollari; dovete decidere subito perché dopo un minuto possono già essere volati via… (esperienza personale).

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Il Ponte di Brooklyn. Mentre salivo le scale che mi avrebbero portato sopra il ponte non mi aspettavo di emozionarmi così tanto. La mia visuale ha spaziato oltre al ponte per trovarsi davanti uno spettacolo grandioso, lo skyline di Manhattan. E’ stato all’improvviso, un ultimo gradino e poi mi si è aperto uno spettacolo che ancora oggi mi scorre davanti. Vi consiglio di visitarlo entro le 11 di mattina per trovarlo poco affollato! Ho visto fare jogging, correre in bicicletta, passeggiare con il naso all’insù. Ho visto gente seduta sulle panchine a leggere o semplicemente a guardare cosa le succedeva attorno. E’ questo secondo me lo spirito giusto nel vedere un luogo nuovo, assaporarlo, rendersi conto di tutto quello che ci ruota attorno, non fermarsi al primo impatto. L’ho percorso tutto, con un sorriso immenso.

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Coney Island. Se l’avete sempre vista in TV nel film “Big”, o ne “ I guerrieri della notte”, o semplicemente letta nel libro “Cose da salvare in caso di incendio”, beh dovete per forza andarci. Ora non so se in estate assumerà un aspetto diverso da quello invernale, ma a me ha dato l’impressione di essere alquanto surreale. L’enorme parco giochi che la caratterizza nei mesi più freddi è in disuso, quasi abbandonato, uno scenario alquanto particolare, splendido, sia chiaro. La spiaggia immensa, l’oceano che mormora, i bambini che schiamazzano, scene di vita quotidiana in una parte di New York che con New York non ha niente a che fare, e mi pace molto! Ci sono stata l’1 gennaio con un vento che alzava la sabbia e un freddo pungente, mentre gruppi di persone in costume con il cappello di Babbo Natale si preparavano a salutare il nuovo anno tuffandosi in mare…

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DUMBO. Non è l’elefantino della Disney, ma un quartiere che si sta aprendo agli artisti, appena sotto il Manatthan Bridge. E’ l’acronimo di Down Under the Manatthan Bridge Overpass. Una volta sede di fabbriche e magazzini ora è diventato un luogo dove passeggiare, visitare mostre o anche solo ammirare il panorama che si estende fino alla statua della Libertà. Bellissimo è verso sera, quando il sole scende e le luci dei grandi palazzi dall’altra parte del fiume si accendono per dare vita ad uno spettacolo senza pari. Ci sono tornata due volte, e non sono bastate, ancora mi immagino vicino al ponte, imbambolata con le lucine mosse dal vento.

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E dove si va a mangiare a New York?

Smoke Joint (www.bcrestaurantgroup.com/tsj). Un locale molto carino e poco turistico, dove puoi mangiare delle costine che sembrano di dinosauro, tenerissime che si sciolgono in bocca, accompagnate da una deliziosa birra fresca! Ma attenzione, se non vi piace la salsa barbecue diteglielo un paio di volte durante l’ordinazione!

Shake Shack (www.shakeshack.com/location/downtown-brooklyn/). Una catena che offre ottimi Hamburger ad un prezzo molto ragionevole. Se ne può trovare di tutti i gusti, anche quello vegetariano, “apparentemente leggero”, visto che è fritto!

Ignazio’s Pizza (www.ignaziospizzanyc.com/). Di solito la pizza all’estero la lascio a chi di pizza non se ne intende, ma ho ceduto alla tentazione di assaggiare quella di Ignazio! Si trova a DUMBO, e si mangia con vista su Manhattan illuminata. La pizza è di una grandezza inusuale, ma si sa, in America è tutto più grande, tanto che una basta per sei persone. La pasta è sottile e croccante e il condimento non è niente male! Oltre alla pizza ci sono molte specialità siciliane!

Nathans Famous (www.nathansfamous.com/). Il famoso Nathan’s di Coney Island, il re degli Hot Dog. Luogo affollatissimo e molto spartano, e forse neanche tanto pulito, ma ho mangiato uno degli hot dog più buoni della mia vita, e lo stesso vale per il panino di aragosta! Mi sono rimpinzata per bene, e non me ne sono affatto pentita!

Siete pronti a visitare Brooklyn?

 

I miei consigli:

– Se avete intenzione di visitare New York, non sottovalutate il fatto di alloggiare in un appartamento nel quartiere! Il costo scende di metà rispetto a Manhattan che potete comunque raggiungere con 20 minuti di metropolitana.

– Non affannatevi nel voler visitare tutto, non ci riuscirete nemmeno se state svegli 24 su 24. Fate delle scelte e godetevi la città…

 

 

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Il viaggio più bello? … il prossimo. Vive a Padova, una città a misura di uomo, ha scoperto che viaggiare riempie lo spirito, incontrare sguardi nuovi e stringere mani diverse riempie la vita. USA, Cina, Middle East, Africa, Europa …ha viaggiato un po’ di mondo e un altro po’ la aspetta, sempre alla ricerca di qualcosa, in continuo movimento. Adora fotografare per imprimere il momento, anche se sa che il momento rimarrà comunque e sempre impresso nella sua mente. Dopo ogni viaggio disfa una valigia di profumi, di respiri, di incontri, di immagini incise, di passi stanchi, di idee per la prossima meta! In viaggio sempre… Crinviaggio

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