Oggi mi lascerò crescere il naso fingendo di essere una sportiva in cerca di luoghi dove scatenare la forza dei muscoli e la voglia di movimento (quando mai, che sono una super pigrona). Oggi, in pratica, vi porto a Fasano, e più precisamente nelle frazioni che la circondano tutta intorno. Inutile spiegare che Fasano è molto conosciuta per il suo zoo, ragion per cui, se vi trovaste davanti una scimmietta che mangia patatine, chissà che non se ne sia temporaneamente andata da casa sua per fare un salto al bar più vicino (ogni riferimento non è per nulla casuale).
Fasano, paese pugliese della provincia brindisina, non è soltanto zoo. Inizierei, dunque, con una bella passeggiata sulla Selva di Fasano. Lassù, non solo scoprirete la chiesa trullo di Maria SS. Addolorata che vi farà venire il dubbio di essere ad Alberobello, ma vi si apriranno davanti scorci su un’ampia vallata con tanto di mare. Si dice che quando il cielo è sgombro di nuvole, da qui si riescano a intravedere perfino le coste della vicina Albania.
A parte le passeggiate, che siano a piedi o in bici, vi chiederete voi, che cosa avrà mai a che fare questa Selva con lo sport? Dunque, sappiate che qui, ogni estate, gli asfalti si lasciano graffiare dal rombo dei motori della “Fasano Selva”, una cronoscalata di auto a cui partecipano, in qualità di piloti, anche personaggi più conosciuti.
Da Fasano, vi “guido” (a questo punto è il caso di scriverlo) verso Savelletri, ormai nota per i celebri matrimoni di vip o ricchi indiani che la scelgono come cornice del loro giorno più bello. In realtà a me piace ricordare questo paese piccolissimo per il suo porticciolo che al mattino presto si riempie di pescatori che tornano dal mare con il pesce appena pescato, per i resti dell’antica cittadina di Egnazia, per le stradine di campagne circondate da ulivi secolari e, da finta sportiva, per i suoi campi da golf.
Avvolti dal profumo e dalla vista del mare, ci si sposta di pochi kilometri verso Torre Canne di Fasano. E’ molto conosciuta per le sue terme e già vi dico tutto. Vi dico, opps, vi scrivo anche di più. I percorsi adatti per le passeggiate in bici, tra ulivi e campagne, vi guideranno verso un maneggio dove potrete cavalcare e, pedalando un po’, sostare presso il Dolmen di Montalbano di Fasano. Torniamo a Torre Canne, senza il rischio di perdersi perché è tutto a poca distanza.
La sua lunghissima spiaggia dalla sabbia fine e dorata, è spesso accarezzata (i bagnanti vorrebbero non esagerasse con le carezze) dal vento di maestrale che la rende adatta per gli sport acquatici. Io stessa sono rimasta assai stupita quando ho scoperto che per andare al mare, non c’è bisogno di aspettare l’estate. Qui, in inverno, ci sono tanti sportivi (invidia) che si dedicano al windsurf e al kitesurf.
Non me ne vogliate, io preferisco guardarli. Anzi, prima di andare a rifarmi la vista con le loro acrobazie, mi metto in forze con un arrosto di quel polipo appena pescato, mi faccio una lunga camminata sulle spiagge di Torre Canne fino a che non sono arrivata alle dune altissime e, se è estate, mi faccio una bella nuotata nei punti di mare più trasparenti, sperando di non incontrare una tartaruga marina ché altrimenti mi spaventerei. Lo so che è meravigliosa, ma per me pure la mia ombra fa tanto squalo!
Un po’ di movimento l’ho fatto pure io e il naso nemmeno è cresciuto.