Africana, mediterranea e europea, Tunisi è una città cosmopolita e multiculturale, ma anche provinciale e intima. E’ una spettacolare realtà dove il tempo sembra essersi fermato e come molte città del nord Africa ha due cuori, due anime contrapposte e integrate tra di loro.
Da una parte c’è la Medina araba con le sue stradine arzigogolate, i suq, le case con gli ampi portoni dalle particolari decorazioni e dall’altra la città nuova con il suo reticolo ordinato, i balconi di ferro battuto, i caffè, il traffico e le palme.
Ed allora diventa bello perdersi attraverso il labirinto di strade strette e tortuose che, a prima vista, possono sembrare disorientanti, ma in breve tempo si rivelano divertenti, in quanto consentono di scoprire angoli nascosti, antichi palazzi dai mirabili arricchimenti o i minareti delle moschee che sono disseminati per la città.
E quando tutto questo vi avrà incantato potrete recarvi nelle grandi Avenue o addentrarvi nel quartiere del Bardo. Dove una volta c’era la campagna e le residenze nobiliari adesso si é creata una sorta di periferia. Nel tragitto osserverete la vita vera dei tunisini: i bar pieni di uomini che sorseggiano tea, le macellerie con le carni appese in bella mostra e i piccoli negozi di quartiere pieni di mercanzia di ogni tipo.
L’idea che si ha è che la situazione sia apparentemente tranquilla. La gente parla volentieri, i bambini schiamazzano per le strade, le donne – con velo e senza- passeggiano insieme, i ragazzi proseguono la propria vita. Ma poi si arriva al Museo del Bardo dove ad accogliervi ci sono le sentinelle armate e quella lapide con 22 nomi scritti sopra.
Il Museo è stato il luogo di un attentato che esattamente un mese fa ha scosso tutta Tunisi e tutto il mondo. Se si entra nella struttura, dall’architettura magnifica, in questi giorni si rimane colpiti dal silenzio delle sale e dai passi quieti dei pochi visitatori.
E poi si è sopraffatti dalla bellezza.
Una bellezza che grida di essere vista e di non essere abbandonata. Una bellezza che ha centinaia di anni e che continua ad essere il ricordo di popoli che pur scontrandosi poi salvaguardarono la propria cultura e la integrano con quella degli altri.
È questa la sensazione che si percepisce camminando per le sale del Bardo, posando gli occhi su statue di bianco candido, camminando su ricchi mosaici e anche accarezzando quelle teche che portano il segno della malvagità e della follia umana.
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La Tunisia era il cuore dell’Africa romana e la raccolta museale del Bardo è la grande testimonianza che ci è rimasta e che noi possiamo vedere. La collezione è così vasta da contenere non solo statue e manufatti, ma anche pavimenti e intere pareti. Tutti gli aspetti della vita agreste e urbana sono raffigurati in queste complesse opere che sembrano illustrare un’iscrizione romana che dice: “cacciare, andare alle terme, scommettere e ridere, tutto questo è vivere”.
Al Bardo infatti si possono incontrare Ulisse e Virgilio, ma soprattutto centinaia di uomini e donne raffigurati nelle loro attività quotidiane.
E se tutto questo non vi basta recatevi a Cartagine.
Ognuno ha incrociato la storia di questo sito archeologico che tanto ha legato il suo destino a Roma. Oggi ne rimangono solo un mucchio di rovine che evocano il suo glorioso ed epico passato: dal passaggio di Annibale, alla leggendaria regina Didone e del suo amore per Enea, fino a Luigi IX di Francia che qui morì durante una crociata.
Arrivati a Cartagine imparate subito che i siti archeologici interessanti da vedere sono più di uno, dislocati ad una certa distanza uno dall’altro, ma sicuramente non si possono perdere le terme di Antonino e l’antico porto militare. Già da queste vestigia e da quelle che si intravedono intorno ci si puó immaginare che meraviglia mozzafiato poteva essere l’antica città che si estendeva dalla rocca fino al mare.
Ed ecco che, dopo questo avvincente salto nella storia, non vi resta che proseguire il viaggio e recarvi a scoprire con più attenzione i dintorni di Tunisi, la sua natura e le tradizioni dei suoi abitanti.
Aspettatevi la seconda puntata.
Un po’ di informazioni utili:
Fuso orario: un’ora in meno durante il periodo nel quale in Italia vige l’ora legale; la stessa ora italiana durante il resto dell’anno.
Lingue: arabo (lingua ufficiale) e francese.
Religione: musulmana
Moneta: dinaro tunisino (TND) – Il cambio si effettua in Tunisia sia in aeroporto che in quasi tutte le strutture alberghiere
Prefisso per l’Italia: 0039 – Prefisso dall’Italia: 00216
Ambasciata d’Italia a Tunisi 3, rue de Russie – 1000 Tunisi www.ambtunisi.esteri.it
Ente del turismo della Tunisia in Italia: http://www.tunisiaturismo.it/
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