La magia del Lago d’Orta

Non so se da ragazzini abbiate letto C’era due volte il Barone Lamberto di Rodari, ambientato tra i paesi abbarbicati attorno al Lago d’Orta o, se cresciuti, vi siate fatti coinvolgere dai racconti della Pariani, che ha fatto di questo luogo un’ambientazione intima delle vicende dei suoi libri o se, più recentemente, vi siate nascosti sulle sue colline insieme al protagonista di Numero zero, l’ultimo libro di Umberto Eco. Che siate o meno già conoscitori di questo lago a ovest del Lago Maggiore, vi consiglio un week end in un luogo romantico, ricco di storia, arte, cultura, meditazione, ma adatto anche all’escursionismo e allo sport.

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Iniziamo col sorprenderci con una vista mozzafiato sul Lago d’Orta, la Pianura Padana e le Alpi. Il Santuario della Madonna del Sasso, costruito su un alto sperone granitico fra il 1730 e il 1748, è senz’altro il balcone più suggestivo del lago. Costruito nella prima metà del ‘700 come ringraziamento in seguito ad un miracolo, è il posto giusto per riappacificarsi con se stessi e il creato. Al suo interno è custodito un grande ciclo pittorico di Lorenzo Peracino, fecondo pittore e scultore valsesiano; sull’altare maggiore si può ammirare la Deposizione di Cristo dipinto nel 1547 da Fermo Stella da Caravaggio, discepolo di Gaudenzio Ferrari.

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Dopo una passeggiata sull’incantevole lungolago di Pella (dove vi consiglio di dimenticare l’auto), castrum voluto da Ottone I nel X sec., vale la pena prendere una barca per raggiungere la fiabesca Isola di San Giulio, il santo che dopo aver sconfitto draghi e serpenti decise di abitare qui. Tra X e XI sec. fu eretta l’attuale chiesa di impianto romanico, i cui interni ricchi e barocchi si alternano con i preziosi affreschi della scuola di Gaudenzio Ferrari e l’ambone, fiore all’occhiello nazionale in fatto di scultura romanica. Passando accanto all’Abbazia Benedettina “Mater Ecclesiae”, si percorre la “Via della Preghiera e della Meditazione” tra le caratteristiche case private della piccola isola.

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Di fronte all’Isola di San Giulio c’è uno dei borghi medievali più incantevoli del mondo: Orta. Prima di respirare l’atmosfera di altri tempi che solo Orta sa dare, consiglio di provare un’esperienza unica: un pranzo nel bistrot di uno chef stellato, Fabrizio Tesse. Dalla terrazza del suo ristorante prenderemo coscienza dei palazzi decorati, delle chiese barocche, le torri, le piazze e le vie acciottolate.

Dopo mangiato Orta saprà riservarci tante sorprese: le caratteristiche botteghe artigiane, le gallerie d’arte, gli angoli più insoliti e nascosti, fino a Piazza Motta, il “salotto” della città, dove è possibile visitare il Palazzotto, la splendida Chiesa Parrocchiale dell’Assunta (XV secolo) e le mostre temporanee del signorile Palazzo Ubertini.

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Dal centro di Orta è possibile raggiungere uno degli edifici più insoliti del lago: Villa Crespi. Costruita nel XIX secolo in stile moresco per la passione del proprietario per il mondo arabo, è oggi uno degli hotel più prestigiosi del Bel Paese e sede dell’omonimo ristorante dello chef Cannavacciuolo.

Proseguendo il cammino si arriva al Sacro Monte, Patrimonio dell’Unesco, luogo mistico, di cultura, di fede e di arte. Tra affreschi dedicati a San Francesco e un bosco di faggi e querce, si gode di uno dei panorami più rilassanti e incantevoli del lago.

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Per una giornata di sport, invece, vi invito a consultare il sito Lagodorta.net, dove è possibile trovare tutti i percorsi escursionisti del territorio, per conoscere il Lago d’Orta dagli scorci più nascosti e naturalistici.

 

Dove mangiare 

Per un pomeriggio in spiaggia o un aperitivo al tramonto…Orta Beach Club, Via Domodossola, Loc. Bagnera – Orta San Giulio

Per un pranzo o una cena gourmet: Locanda di Orta, Via Olina – Orta San Giulio. Il bistrot, più economico e con una selezione più ridotta di piatti, è sul terrazzo di un edificio nel centro storico del paese; il ristorante, decisamente più stellato, è nella sala interna.

Per un gelato artigianale vista lago: Gelateria Antica Torre, Via Lungo Lago 8 – Pella.

 

 

 

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Insegnante di mestiere, giornalista, lettrice e viaggiatrice per passione. Ama il sole, il buon vino, il cibo cucinato con amore, i libri quelli che “ne leggi solo una pagina altrimenti finiscono subito”, gli animali, in particolare il suo Olly. E' curiosa di tutto ciò che è nuova tecnologia e innovazione e di ogni realtà che sia evocativa di un mondo che non c’è. In perenne e precario equilibrio tra passato e futuro. Jeeper e harleysta per amore.

2 Commenti

  1. Bellissimo il lago d’Orta, vicinissimo a dove sono cresciuta. Complimenti per il post! 🙂 consigliatissimi i percorsi di trekking per ammirare il lago (e anche il Lago Maggiore e quello di Mergozzo) dall’alto!

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