Si sa che in Belgio la bici non è un passatempo ma quasi una religione. Nel paese dove il ciclismo è lo sport nazionale, seguitissimo da tutti con grande entusiasmo, la bici non può che essere il mezzo di trasporto preferito.
Si vedono grandi e piccini sulle due ruote, anche gli anziani con la spesa del mercato o in abbigliamento ciclistico lungo le strade. Le famiglie mettono i bimbi nel carretto agganciato dietro alla loro bici e via!, partono con quella tipica bandierina che ondeggia ad ogni giro di pedali, per le attività all’aperto. Moltissimi indossano il caschetto protettivo, perchè, diciamocelo, per loro la bici è una cosa seria.
Volevo raccontarvi di una parte di un lungo itinerario che ho percorso l’anno scorso tra la Vallonia e le Fiandre, le due regioni del Belgio che mi hanno accompagnato nella scoperta dei segreti della seconda “religione” del popolo belga, la birra. Come a voler conservare un gioiello, ho deciso di tenere per ultima la visita a Bruges, per dedicare un po’ di tempo a fare quello che i belgi fanno quotidianamente: pedalare.
Basta davvero pochissimo: è possibile prendere a noleggio per un paio d’ore o per l’intera giornata delle biciclette ai “bike-rent” che si trovano sparsi per tutta Bruges e mettersi in sella!
Noi le abbiamo prese da Snuffel Backpacker Hostel, un ostello che affitava le bici a pochi passi da dove dormivamo.
Bruges è una città a misura d’uomo, o meglio, d’uomo in bicicletta, quindi quello che vi resta da fare è esplorare il centro storico di questa romantica città in cui sembra che il tempo si sia fermato.
Potete percorrere le strade che fiancheggiano i numerosi canali, perdervi tra i vicoli stretti e sbucare in una piazzetta o nel Markt, la famosa piazza del mercato. Se volete dare sfogo a una pedalata più lunga, lontano dalle auto, ci sono due itinerari alternativi che costeggiano due diversi canali: ci si può dirigere verso nord e andare a Zeebrugge, il porto di Bruges sul Mare del Nord, che dista 16 km, oppure andare a nord-est verso Damme, un paesino a 7 km.
Noi abbiamo optato per la seconda. Il punto di partenza può essere il Kruisvest, una strada ciclabile in un’area alberata lungo il canale anello della città, dove si può tranquillamente fare un picnic e vedere da vicino due mulini a vento, il Koeleweimolen e il Sint-Janshuismolen.
Queste antiche costruzioni vi ricorderanno le terre olandesi ma se ci pensate bene i Paesi Bassi non sono così distanti. Se si prosegue oltre Damme costeggiando il canale si raggiunge Sluis, che è la prima cittadina olandese dopo il confine.
Se sarete fortunati, al termine del Kruisvest potrete vedere il ponte sollevarsi e far passare delle imbarcazioni. Oltrepassando l’incrocio e uscendo da Bruges, si può scegliere se percorrere la strada che conduce a Damme dal lato sinistro (Noorweegse Kaai) o destro (Damse Vaart-Zuid) del canale, in entrambi i casi completamente ciclabile.
Info utili e consigli:
- portare con sè dell’acqua per eventuali soste;
- controllare il funzionamento del campanello della propria bicicletta; occorrerà spesso segnalare la vostra presenza ad altri ciclisti!;
- durante il percorso da Bruges a Damme ci sono solo due ponti che mettono in contatto tra le due sponde del canale, di cui una all’ingresso di Damme;
- la cittadina di Damme sta diventando famosa per i libri e i bookshop e nella piazza principale c’è un mercatino di libri usati. Non avrete problemi a trovare un posticino dove pranzare perchè c’è un’elevatissima concentrazione di locali;
- vento in faccia, gambe veloci e occhi bene aperti a godervi il panorama delle Fiandre, fatto di strade pianeggianti, canneti e case basse a un piano. Io qui ho ritrovato il paesaggio del mio Veneto, gli stessi elementi naturali e i campi coltivati, solo una lingua diversa per comunicare in questa terra in equilibrio sull’acqua.
- come sapere quando sarete arrivati? Quando vederete un mulino dipinto di bianco vorrà dire che sarete prossimi a Damme!
- Per info sugli ingressi dei mulini a vento andate sul sito Bezoekers.brugge.be/en per avere sempre gli orari aggiornati e conoscere i giorni di chiusura: questo quello di Koeleweimolen e questo il link per Sint-Janshuismolen