Passo spesso davanti al casello autostradale di Carrara e la curiosità di visitare le famose cave di marmo di Carrara aumentava di volta in volta. Ho approfittato di una fresca giornata di agosto per la visita. Per raggiungere Miseglia, dove è possibile scoprire il mondo particolare dei cavatori bisogna salire sul fianco degli Appennini carraresi. E’ un percorso ricco di punti panoramici, attraversa le cave a cielo aperto e permette di godere di uno splendido scenario.
Raggiunta la Piazza Fantiscritti (fatevi raccontare il perchè del nome) il gruppo MarmoTour organizza vere spedizioni nel ventre della montagna. Si entra quasi subito sui pulmini a 9 posti e si entra nella cava-galleria.
E’ consigliabile vestirsi in modo sportivo e soprattutto non dimenticare scarpe da ginnastica e una felpa. La temperatura all’interno è sui 16 gradi e si respira un po’ di aria umida.
I visitatori, appena entrati, vengono dotati di caschetti e per circa 40 minuti una gentile ragazza dello staff racconta la storia e la vita di queste cave.
E’ come entrare in una cattedrale di marmo, un luogo mistico e pieno di suggestioni. L’esperienza della visita è interessante e consente di vedere e toccare con mano il connubio tra natura e attività umana. Le nuove e più alte tecnologie unite alla dedizione dell’uomo permettono di estrarre marmo di qualità in condizioni non proprio agevoli. Si rimane davvero estasiati a vedere l’imponenza dei blocchi di marmo che vengono via via estratti dalle viscere della terra.
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Di fronte all’uscita è assolutamente da fare un giro al Museo del Marmo, gratuito.
Questa piccola struttura raccoglie strumenti e materiali diversi che nel tempo hanno caratterizzato il territorio e la storia degli uomini che lo hanno abitato e che hanno dedicato la loro vita al marmo.
Finita la visita invece di tornare indietro per la strada principale, è consigliabile andare in fondo al parcheggio dove si trova un tunnel a senso unico che vi permetterà di arrivare direttamente nel versante di Colonnata (finito il tunnel svoltare a sinistra).
Colonnata è un borgo costruito dentro le Alpi Apuane, abbarbicato in mezzo alle cave di marmo. E’ molto caratteristico con la sua piccola piazza, le vie tutte arzigogolate e un panorama da togliere il fiato.
Colonnata è una località di origine romana e il suo nome deriva dal fatto di essere nato come colonia: centro abitato da coloro che lavoravano alle cave. Lo stesso lardo, non era di certo un alimento destinato ai ricchi, ma serviva da companatico ai cavatori che lo tagliavano sottile per mangiarlo insieme a pane e pomodoro.
Il lardo, appunto, è la particolarità gustosa di questo posto. Il lardo prende qualità e sapore dalla stagionatura che avviene nelle conche di marmo.
E’ una prelibatezza da provare in mille modi.
Il paese è percorribile solo a piedi e da ogni viuzza proviene il profumo di spezie e di lardo e si sente ovattato il rumore incessante dei camion che salgono e scendono dalle ripide vie delle cave adiacenti.
Personalmente, ho provato la larderia “La marmifera”. In uno spiazzo tranquillo, nella parte bassa di Colonnata, c’è una botteguccia piccola e invitante.
Il titolare, semplice e gioioso, mi ha invitato a partecipare alla visita del laboratorio con degustazione e con molto piacere alla fine del tour acquisterete, anche voi, l’ottimo lardo che vi viene offerto.
Potrete poi anche fermarvi a mangiare e concedervi un buon bicchiere di vino accompagnato da crostini alla crema di lardo, panino con il lardo o un tagliere di salumi e formaggi.
E per dolce, fossi in voi, assaggerei i cioccolatini aromatizzati al lardo. Non ve ne pentirete anzi chiederete il bis o il tris.
Come ultima tappa del nostro breve percorso tra le bellezze carraresi bisogna scendere dalla montagna e arrivare a Carrara. Il percorso è molto semplice. Seguite le indicazioni “strada dei marmi” e passate sui ponti e nei tunnel della vecchia ferrovia “marmifera” con una vista spettacolare sulla città, sulla costa e sulle cave.
A Carrara tutto è in marmo; le fontane, le statue, la sculture stravaganti. Ma soprattutto il Duomo.
Le sue mura e il grande rosone sono ricavate da marmo bianchissimo, unico nel suo genere per raffinatezza e maestosità, opera di artigiani con il più grande carattere scultoreo del mondo, anche se magari non se ne conoscono neppure i nomi.
Ma si conosce il nome di un grande dell’arte, che proprio nella piazza del Duomo ha soggiornato in cerca del blocco perfetto per le sue opere. La dimora di Michelangelo Buonarroti è ricordata con una targa sulla facciata di un bellissimo palazzo.
Un altro punto di grande interesse nella graziosa Carrara è la suggestiva Piazza Alberica. Vi si può accedere da cinque piccole viuzze che vi arrivano da altrettanti punti di interesse, anche dal Duomo per l’appunto.
Al primo sguardo si è colpiti dalla magnificenza del marmo bianco e nero che ricopre tutta la piazza, con al centro un’imponente fontana del più prestigioso marmo bianco. Tutt’intorno palazzi storici fanno da contorno e invogliano a compiere una passeggiata sotto ai Loggiati tra negozi e locali. La Piazza, poi, sembra portare il visitatore verso le cave che fanno da sfondo.
Sia che siete interessati alla storia dell’arte, alle bellezze della natura o alle gustose particolarità della gastronomia italiana fate un salto a Carrara, la città e i suoi dintorni accontenteranno tutti.
Ottimo articolo che valorizza un posto unico in italia.