Kolsh-lonia: viaggio a tema birrario nella città tedesca

Colonia, quarta città tedesca per numero di abitanti, è celebre per il suo imponente duomo in stile gotico, indiscusso simbolo della città e monumento più visitato di tutta la Germania. L’altra grande sua attrazione è… la Kölsch!

Come per ogni altra città tedesca, la birra rappresenta un aspetto importantissimo della cucina, dell’economia, della vita quotidiana locale. In particolare le Kölsch rappresentano per Colonia quello che le marzen rappresentano per la Baviera, le altbiere per Düsseldorf o le rauch per la città di Bamberga.

Nel nostro ultimo viaggio abbiamo approfondito – con grande piacere – l’argomento.

La Kölsch è una birra prodotta esclusivamente nella città di Colonia e zone limitrofe (è un marchio protetto IGP, con severe regole dettate dalla “Kölsch Konvention” formata dai birrai di Colonia). La regola anticamente in vigore per stabilire quali birrifici potessero fregiarsi del marchio è che dalla fabbrica fosse possibile vedere il Duomo (in realtà oggi circa 10 birrifici producono Kölsch poco fuori dalla città). È prodotta utilizzando i soli ingredienti concessi dal Reinheitsgebot, legge bavarese sulla purezza della birra risalente al 1516 (ancora in vigore, seppur con minime modifiche), ovvero acqua, malto d’orzo e luppolo, in particolare quelli di varietà Kerpe, Hallertau, Tettnang. Viene fermentata ad una temperatura di 20°C.

colonia cosa vedere

Attualmente, dei 100 e oltre esistenti a Colonia prima della II guerra mondiale, esistono solo 25 birrifici (in gran parte abbattuti e poi ricostruiti). Alcuni tra essi sono visitabili, mentre in altri è possibile accompagnare litri e litri di Kölsch spinati (vom faß) con ottime e sostanziose portate in perfetto stile tedesco. Tra i nomi più importanti Döm, Früh, Gaffel, Reissdorf.

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Esiste un particolare motivo se le birre vengono servite in quei curiosi bicchierini da soli 0,2l (Stange, tubi in Kölsch), che fanno un po’ ridere i bavaresi abituati ai loro pesanti maß da un litro (chiamano infatti i bicchieri di Colonia Reagenzgläser, provette). Questo motivo è da ricercare proprio nel metodo di produzione ad alta fermentazione: gli aromi prodotti dai lieviti ad alte temperature sono estremamente volatili e per impedire che la birra rovini le sue proprietà va finita in fretta (i più scrupolosi addirittura bevono la Kölsch in bicchieri da 0,1l, chiamati Stössje).

colonia cosa vedere colonia cosa vedere

Potrebbe sembrare che la gente di Colonia in questo modo beva poco, ma in realtà i loro bicchierini (che effettivamente si esauriscono in pochi sorsi) sono prontamente portati via dai camerieri (Köbes), che non smettono di girare da un tavolo all’altro con un caratteristico vassoio appositamente studiato (Kranze), sostituendo a oltranza bicchieri vuoti con bicchieri pieni, fino al momento in cui non si posiziona il sottobicchiere sul bicchiere, segnale che non si ha più intenzione di bere. Se per caso si rifiuta una birra senza aver dato il segnale si arrabbiano parecchio! (Per lo meno così ci hanno raccontato, noi per sicurezza abbiamo rispettato la regola…) A fine bevuta contano i segni lasciati sul sottobicchiere e preparano il conto, mettendo i soldi nei classici borselloni in pelle.

colonia cosa vedere e cosa mangiare

I quantitativi di produzione sono nettamente calati negli ultimi anni, a causa di un aumento delle accise sull’alcool che ha portato il prezzo medio da 1,2€ a 1,8€… conviene affrettarsi a provare questa birra prima che scompaia dalla circolazione!

Consigli utili

Abbiamo bevuto Kölsch in vari locali distribuiti in tutta la città, oltre che nei birrifici “Fruh am döm” e  “Peters”, in passato sede degli omonimi birrifici, entrambi situati nei pressi del duomo. Entrambi consigliatissimi, anche per la cucina!

Potrete ascoltare queste e molte altre interessanti informazioni sulla città (tipo: sapevate che il 90% di Colonia è stato raso al suolo durante la II guerra mondiale, solo perché Amburgo, città inizialmente destinata ad un pesante bombardamento inglese, era coperta da un fitto strato di nuvole e quindi inattaccabile? Il duomo è rimasto intatto perché era l’unico elemento riconoscibile della città e in un periodo storico in cui ancora non esisteva il GPS indicava con esattezza dove bombardare) seguendo i ragazzi di ”Can you handle it tour” nel loro free walking tour che parte ogni giorno alle 11:00 e alle 14:00 da Rudolfplatz (per sicurezza controllate la loro pagina di facebook facebook.com/CYHITours).

Per volare a Colonia ci sono spesso delle offerte molto vantaggiose per l’aeroporto di Colonia/Bonn, dal quale si raggiunge in soli 20 minuti e 2,60€ il centro della città (l’hauptbanhof, la stazione centrale di Colonia, è proprio attaccata al duomo).

Se dopo le gran bevute di Kölsch volete riempire lo stomaco con qualcosa di sfizioso consigliamo Habibi in Zulpicher Strasse, considerato dai locals come il miglior falafel della città. La versione con Halloumi, formaggio grigliato cipriota, merita sicuramente!

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Hanno una missione da compiere: visitare tutte le capitali d’Europa prima dei 30 anni. Con lo zaino in spalla, hanno viaggiato in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, UK, Irlanda, Olanda, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Svezia, Finlandia, Russia, Repubblica Ceca, Austria, Polonia, Belgio, Croazia, Bosnia, Serbia, Turchia, Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam. In futuro sognano di tornare in Oriente e di attraversare il Sud America. Sono appassionati di street food: dimmi come mangi e ti dirò che viaggiatore sei. The world is a book, and those who don’t travel only get to read one page…

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