Berlino Est: una giornata alla scoperta dell’Ostalgie.

La sera del 9 Novembre 1989 è ben impressa nelle memorie dei berlinesi e non solo: è la sera della caduta del muro di Berlino. Dopo oltre 25 anni la capitale tedesca, che era divisa in Est ed Ovest a seconda delle zone di influenza post II Guerra Mondiale, ritorna ad essere unita. Dopo un anno, la Germania si riunifica ufficialmente seguendo un processo che ha visto l’annessione della Repubblica Democratica (l’Est) a quella Federale (l’Ovest).

Passata la sbornia post novità capitalistiche, con il passare degli anni, in particolare a Berlino, è emersa una sensazione generale di malinconia o per meglio dire nostalgia verso le vecchie abitudini. Per esprimere questo sentimento è stato coniato il termine Ostalgie, letteralmente “nostalgia dell’Est”.

Il mio viaggio nel tempo alla scoperta di questo fenomeno parte da due quartieri chiave della Berlino Est: Lichtenberg e Friedrichshain.

Di prima mattina decido di recarmi subito presso il simbolo più famoso della divisione, il muro di Berlino. Una delle poche sezioni mantenute dopo la rimozione è la East Side Gallery. La particolarità di questa sezione lunga poco più di 1 km è che è stata adibita a galleria di arte contemporanea a cielo aperto.

Muro di Berlino - cosa vedere

Una delle opere più fotografate è sicuramente quella del bacio che raffigura il leader sovietico Breznev baciare il leader della Germania dell’Est Honecker, a raffigurare ancor di più il clima di guerra fredda presente in quegli anni è la dicitura in cirillico che recita “Signore! Aiutami a sopravvivere a questo amore letale“.

Successivamente, dopo aver percorso a ritroso Warschauer Strasse, arrivo nel punto di intersezione tra questi due quartieri di Berlino: Frankfurter Tor.

Berlino Est Besondere Karl Marx - cosa vedere
Questa piazza si trova all’incrocio tra le due arterie stradali attualmente più importanti della città: la Karl Mark Allee e la Frankfurte Allee (ai tempi della DDR chiamata Stalin Allee). La strada, che prende il nome del noto filosofo tedesco, è la più importante per ricordare il fenomeno dell’Ostalgie non solo perchè era la strada dove si tenevano tutte le parate militari del governo socialista tedesco ma è importante perchè mantiene alcuni di quegli edifici che meglio rappresentavano la vita sociale dell’epoca.

Da Frankfurter Tor proseguendo verso ovest in direzione della famosa Alexanderplatz, subito mi trovo difronte al Cinema Kosmos, un edificio che negli anni della Repubblica Democratica era il più capiente della nazione e veniva usato come cinema per le prèmiere nazionali. Ad oggi la sua funzione è quella di centro congressi.

Continuando la mia passeggiata mi ritrovo davanti a quello che era il cuore della vita mondana di Berlino, usato dagli uomini del partito socialista per incontrarsi in modo informale con i leader delle altre nazioni: il Cafe Moskau.

berlino est icone

Letteralmente difronte a questo caffè si nota la struttura del Kino International, un teatro tuttora usato come sede del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Mentre cammino tra i palazzi costruiti in un misto di modernismo e classicismo socialista e gli edifici residenziali, meglio conosciuti come Plattenbau, arrivo finalmente nel centro della città, senza dubbio il luogo più visitato da qualsiasi turista: AlexanderPlatz.

alexander platz berlino da vedere

La piazza era il fulcro commerciale più importante della parte est e anche oggi mantiene caratteristiche ben visibili dell’epoca socialista.
Come prima cosa è impossibile non notare il Fernsehturm, meglio conosciuto come la Torre della tv. La torre fu costruita, per scopi propagandistici, negli anni sessanta ed è tuttora la seconda struttura più alta d’Europa.

In questa enorme piazza sono presenti alti edifici storici come il Park Inn Hotel e la Haus des Lehrers che è un edificio adibito ad usi culturali. Altro simbolo della pizza è l’Urania Weltzeituhr, un orologio universale che è diventato un punto d’incontro molto apprezzato dai berlinesi.

Proseguendo verso ovest, nei pressi del Duomo e sulle rive della Sprea è possibile visitare il DDR Museum, un museo che raccoglie oggetti, fotografie e memorabilia dei 40 anni di socialismo tedesco. All’interno inoltre è presente un riproduzione a scala reale della Trabant, macchina simbolo dell’Est.

Dopo aver percorso il lungo Unter der Linden ed aver superato la celebre Porta di Brandeburgo, scendendo a sud è da segnalare qualche altra sezione del muro presente nella dinamica e moderna Potsdamer Platz, luogo che negli anni della divisione era una terra di nessuno abbandonata a se stessa.

Checkpoint Charlie - cosa vedere Berlino Estcheck point charlie attrazioni berlino est

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Il mio viaggio non può non terminare in un altro luogo simbolo della guerra fredda: il Checkpoint Charlie. In questo luogo sono avvenuti tragici eventi e celebre è la scena del faccia a faccia tra i carri armati sovietici e quelli statunitensi che fecero pensare al preludio della III Guerra Mondiale. Nei pressi del punto di passaggio tra un settore e l’altro sono presenti un museo che racconta la guerra fredda e la storia del checkpoint, il Museo del Muro, ed è facile trovare numerosi gadget che spaziano dalle bandiere dell’epoca, agli oggetti militari appartenenti ai diversi schieramenti.

 

Curiosità sulla Berlino Est

Nella Berlino dell’Est è usuale imbattersi in omini dei semafori diversi da quelli dell’Ovest. Queste figure sono chiamate Ampelmännchen, con l’esplosione del fenomeno dell’Ostalgie sono diventate un oggetto di culto ed una nota di interesse turistico. Sono molti i negozi ad esse dedicate in città.

Un altro prodotto dell’epoca messo di nuovo in commercio è la Vita Cola, una cola con succo di cedro molto in voga a Berlino fino all’alba degli anni novanta che dopo la scomparsa dovuta all’invasione dei brand occidentali è stata richiesta a gran voce dai nostalgici.

E’ sempre più facile imbattersi in prodotti che rappresentavano la quotidianità, con il passare degli anni secondo i sondaggi l’Ostalgie è in aumento.

Il fenomeno ha ispirato la commedia drammatica che ha sbancato i botteghini e che ha colpito positivamente la critica: Goodbye, Lenin!

 

 

3 Commenti

  1. Premetto che non sono mai stato a Berlino… Ma non sapevo che ci fossero ancora segni così evidenti della guerra fredda e soprattutto che ci tengano così tanto a ricordare cosa successe nella seconda guerra mondiale.

    • Il primo passo per non dimenticare è ricordare.
      Il muro è anche sfruttato molto perchè la città non ha una grande attrazione a livello monumentale quindi è una grande occasione commerciale.
      Riguardo l’ostalgie che è un fenomeno diverso dalla spettacolarizzazione del muro ti posso dire che le differenze tra chi abitava nell’est e chi nell’ovest permangono ancora oggi

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