La vacanza: Nosy Be e Mitsio
Nosy Be. In lingua malgascia significa isola grande. E’ un’isola vulcanica a nord ovest del Madagascar, nel canale di Monzambico, incoronata da un arcipelago di isole minori, ma ugualmente interessanti. Le isole sono distanti l’una dall’altra due giorni di navigazione e Nosy Be è una meta ambita per le vacanze dai francesi e dagli italiani.
Nosy Be voleva essere per me una vacanza stanziale e, con mia sorella Margherita, ho scelto un tour operator famoso per viaggi avventura, che appunto proponeva un soggiorno marino nell’arcipelago di Nosy Be. Con noi sono partite altre sette persone, quindi eravamo in nove oltre al coordinare del viaggio.
La bella isola di Nosy Mitsio con l’arcipelago, nota per le spiagge e la biodiversità marina e terrestre ci ha regalato acqua, pesci, spiagge notevoli e, per i due sub del gruppo, incontri ravvicinati.
Dopo un primo assaggio dell’isola a Nosy Komba per una camminata tra lemuri, tartarughe e piccoli boa e a Nosy Tanicheli, partiamo con il catamarano verso le altre isole.
Trascorrono così i nostri quattro giorni di piacevole navigazione, chiacchierando sul ponte prendendo il sole o sotto le stelle a caccia di costellazioni, discutendo anche animosamente.. perché lo scemo-egocentrico in un gruppo c’è sempre, d’altronde è noto che uno spazio ristretto condiviso può creare problemi e non a caso la barca costituisce un esempio, proprio sulle dinamiche, nelle simulazioni aziendali.
E registriamo una pecca significativa del nostro viaggio: il coordinatore non è venuto con noi ma ci ha affidato al comandante del catamarano assolutamente inadeguato per spiegazioni sul territorio, marino e terrestre, interessante e di pregio di questo meraviglioso arcipelago del Madagascar. Per fortuna, tra di noi c’è un’insegnante di scienze che colma le lacune informative.
Sguazziamo nell’acqua splendente a Tsarabanjina, la piccola isola vulcanica dell’arcipelago Mitsio. Un gioiello. La spiaggia è bianca, morbida la sento ancora sulla pelle.
Il giorno dopo è Ankarea, isola deserta con conchiglie e sassi. Ci vado a nuoto, che meraviglia!
Poi ancora Nosy Fanihy, isola deserta disseminata di coralli e paguri. Un bel bagno e fugace incontro con squaletti.
Tornati a Nosy Be ci aspetta l’escursione in motoscafo a Nosy Iranja. Una bellissima spiaggia bianca, sabbia impalpabile come cipria e la bassa marea ci incantano, così come la visita al faro. Poi saliamo sul Monte Passot: una bella camminata e un panorama inedito. Infine in canoa, alla Riserva Locumbè, una foresta primaria che ti riporta diritto nei tuoi libri di bambina. Così rammenti “Alice nel paese delle meraviglie” e “Il libro della giungla”. Dentro questa meraviglia ci sei proprio tu, assordata dal frinire delle cicale (chissà poi se erano cicale?!!) differente da quelle nostrane.
L’altra faccia della medaglia del mio viaggio “organizzato”: lo stress!
Non sono mai andata con viaggi organizzati. Questa però era una vacanza e non un viaggio itinerante, ma si è ben presto trasformata in una sequenza di voli (Roma-Dubai-Johannesburg-Antananarivo-NosyBe e ritorno idem con uno scalo in più) con appendice finale ad Antananarivo, degna dei migliori romanzi dell’assurdo.
Dopo un balletto di date per la partenza (dal 19 al 22, poi al 20 poi di nuovo al 19) il 9 ottobre abbiamo finalmente il piano volo: quattro voli per andare e cinque per tornare, con lunghe attese tra uno scalo e l’altro. Due giorni per l’andata e altrettanti per il ritorno in un luogo relativamente vicino come il Madagascar. Da non credere!
Se a dieci giorni dalla partenza (le ferie richieste, il lavoro sospeso, la vacanza desiderata) hai un piano-volo demenziale che fai? Non parti? Questo però è un ricatto bello e buono! … Basta che cerchiate in internet e troverete riscontro per voli diretti da Roma per Nosy Be o, con 1 scalo, partendo da Milano e Verona.
Dicevo di Antananarivo. Una sosta di due giorni (variata rispetto a un primo programma) non si capisce se funzionale alla visita della capitale del Madagascar o ad aumentare i giorni di permanenza e conseguentemente il costo. Comunque all’arrivo, ed era già sera, (il coordinatore NON è ripartito con noi) ci accorgiamo, casualmente, che non è prenotato per due notti, ma per una. La ricerca dell’hotel diventa un incubo e la visita alla capitale un assaggino.
Caro lettore prendi nota che quando si decide per una VACANZA organizzata da un operatore turistico bisogna porre principalmente attenzione
- al costo: noi abbiamo speso 2’500 euro a testa per dieci giorni di mare a Nosy Be. Avremmo soggiornato in resort con i fiocchi (cercare per credere);
- al piano-volo: noi abbiamo fatto un bel giretto come sopra elencato;
- ai termini del contratto: possono essere una trappola e ricorda che sei un cliente e paghi.
Egregi operatori turistici anche voi ricordate che le bugie hanno il naso lungo, la qualità paga, ma il cliente deve stare al centro, prima del giusto guadagno.
Considerazioni e informazioni utili
Il costo del viaggio è stato complessivamente di 2500 euro a testa: 1800 (costi voli e organizzazione) + 700 di cassa comune (spese di soggiorno e trasporto locale). Una cifra spropositata tenuto conto che il Madagascar è uno dei paesi più poveri al mondo e che il guadagno medio mensile di un lavoratore corrisponde circa a 60 euro.
La cassa comune, lievitata di 150 euro a testa (quella iniziale era 550€), è una follia, perché significa che, rispetto alle previsioni, nove persone hanno pagato 1350 euro in più.
Il soggiorno e i trasporti locali (catamarano, motoscafi, trasferimenti da e per aeroporti, taxi) sono costati 6300 euro. Avremmo potuto alloggiare, come ho già scritto, in un resort di lusso e avremmo potuto prendere un volo non stop sul Concord se ancora ci fosse! Potete comparare voi stessi opportunità e costi.
Il coordinatore è stato non solo assente 6 giorni su 14, ma inadeguato nel gestire la filiera informativa che consente il buon funzionamento della vacanza. Per esempio non ha mai avvertito né le compagnie aeree, né i ristoranti della presenza di tre persone vegetariane (un terzo dei partecipanti) cosicché costoro hanno mangiato sempre le stesse pietanze: un mono-piatto e frutta, e sono state penalizzate anche dal punto di vista economico. Ha creato il disguido ad Antananarivo.
Commiato
Nosy Be è un paradiso di vacanza, ma soffre per la presenza di turismo sessuale con tratti di pedofilia e prostituzione minorile. Mi ha veramente inquietato e amareggiato e registro quindi un triste retroterra e una continua violazione di donne e minori da parte degli occidentali. Altresì segnalo i tentativi espliciti di corruzione da quattro soldi negli aeroporti che vedo descritta in altri diari di viaggio.
Ecco un’altra ragione che lascia l’amaro in bocca!
NB. Le fotografie di Antonio Lambruschi, un sub del gruppo, sono l’esatta rappresentazione della terra e del mare, delle spiagge e delle foreste di queste isole.
I colori, in tutte le sfumature del marrone narrano la terra: dai lemuri alle tartarughe, ai rettili. La sinfonia degli azzurri ci racconta il mare: la superficie e il fondo con i suoi tesori nascosti e lo squalo-balena in un incontro ravvicinato.
Grazie Fiorella per il tuo blog. Io so un operatore locale in Madagascar non metto in dubbio cio’ che hai scritto ma, 14 giorni a 700€ a persona per i servizi locali (tutti i pasti?)mi sembra un prezzo straordinario. Un Catamarano costa ca. €80 pp al giorno, se siete 5/6 persone e la vettura non meno di €50/60 al giorno. NOn so in che alberghi siete stati ma per i miei clienti non spendo meno di €70 al giorno con solo la colazione. In media, sulla base di due persone i miei tour, i meno cari che vedo online, costano circa €100 pp al giorno. Io ci guadagno un 10% soltanto.
Sento spesso parlare di “Come e’ possibile che uno dei paesi piu poveri al mondo e’ cosi caro?”. Purtroppo tutto cio’ che si importa in Madagascar e’ molto di piu che in altre parti del mondo. Un macchina tutto terreno del 2001 in Italia puo’ costare 5000/6000 eur, poi bisogna aggiungere 1000€ di trasporto piu’ 3000/4000€ di tasse. L’internet costa minimo €60 al mese, la benzina e’ cara come in Italia e le macchine consumano moltissimo (13/14 lt x 100 km – per esempio Tana-Tulear, ci sono minimo €400 di benzina)…ecco perche e’ tutto piu caro.
Caro Roberto, non avevo letto il tuo commento (ho archiviato questa vacanza sbagliata, non viaggio mai in gruppo, è la prima volta. Sono un viaggiatore solitario: viaggio con mia sorella e le mie amiche). Non ho nominato il tour operator, ma si evince dal testo. Il costo di questa “vacanza” di 10 giorni, come hai potuto leggere è stato di 2.500 euro ?