Icaria è un’isola piuttosto lontana da Atene che deve il suo nome al mitologico Icaro, figlio di Dedalo, morto cercando di volare fino al sole.
E’ montuosa e selvaggia, con profonde gole ricche di acqua e grandi foreste di pini, ma allo stesso tempo popolata e ricca di coltivazioni. A differenza delle classiche isole turistiche greche è un posto tranquillo, perfetto per chi vuole immergersi nella natura, ma allo stesso tempo attrezzato e accogliente.
Icaria è una delle cinque “zone blu” del mondo, aree caratterizzate da una popolazione con una lunghissima prospettiva di vita, derivante da uno stile di vita sanissimo. Inoltre è una delle isole più grandi dell’Egeo orientale, con 660 chilometri quadrati, 160 chilometri di costa e 7,000 abitanti.
Breve guida Icaria: Come raggiungerla e perché visitarla.
Si può raggiungere in aereo dalla capitale greca o in traghetto. Quest’ultimo in circa sette/otto ore vi porterà a Evdilos, attracco di Ikaria, sfiorando Tinos e facendo scalo a Syros e Myconos.
Icaria è diversa ad ogni passo: un posto dove il tempo trascorre lento, dove si scopre una natura quasi incontaminata, verdeggiante e rigogliosa, diversa dalle assolate Cicladi. Si tratta di una Grecia dove il turismo non è monocultura e convive con l’agricoltura e la pastorizia. E’ inoltre ricca di sorgenti termali.
Breve guida Icaria: Dove dormire e come muoversi
Consigliamo l’Hotel Atheras posizionato a 200 metri dal porto di Evdinos, lungo una stradina rivestita di pietra, circondato da vecchi muri pieni di fiori che nascondono giardini di aranci. Attorno al porto vi sono taverne e caffè frequentati dai residenti, caratterizzati da un ritmo molto rilassato, dove il caffè viene servito dopo 15 minuti, godendosi nel frattempo il fresco sotto gli alberi di fico e platano.
Indispensabile per visitare Icaria è un buon mezzo di locomozione.
Uno scooter può essere un’ottima opzione, ma non vi fate ingannare se vi propongono un cinquantino. Avrete bisogno di un mezzo più potente per affrontare le strade spesso non asfaltate, ripidissime con panorami stupendi e vertiginosi.
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Breve guida Icaria: I percorsi consigliati
Da Evdilos dirigitevi a Kambos, per visitare il museo archeologico d’Icaria. Passando per la piccolissima Pigi (55 abitanti) arrivate al bellissimo monastero di Theoskepasti, scavato nella roccia. Di lì proseguite per Monì Theoktistis, e poi arrivate all’incantevole villaggio di Frandato, 500 metri sopra il livello del mare.
Da Frandato dirigetevi velocemente a Hristos Rahes e inerpicatevi sul crinale per raggiungere il lago artificiale di Megala Fragma, circondato da immensi boschi che offrono la vista di centinaia di arnie. Ancora più in alto il paesaggio, spazzato dal vento e ridotto a pietraia dalle capre, diviene di aspetto ancora più arido, quasi lunare.
Sul versante opposto, sempre con un fedele scooter, potrete sorpassare i mille metri di altitudine in mezzo ad una nebbia degna di Milano, per precipitare poi verso il mare, ed arrivare a Agios Kirikos, il capoluogo. Lì non perdetevi le sorgenti termali di Lefkada che si ritengono miracolose.
Breve guida Icaria: Le spiagge
Le spiaggie di Ikaria sono poche, ventose e piene di correnti, ma molto affascinanti.
Tra le varie ricordiamo le spiagge Meesakti e Livadi, entrambe lunghe con spiaggia dorata; la spiaggia Karavostamo, presso Evdilos, con sabbia mista a ghiaia sottile; la spiaggia Armenistis, che prende il nome dall’ononimo paesino di pescatori che con le sue casette bianche si affaccia a picco sul mare.
Ma sono due le spiagge che non potete assolutamente perdere:
La Spiaggia Nas, situta in una pittoresca insenatura circa 60 chilometri a nord ovest di Agios Kirikos, sorpassando un antico tempio dedicato ad Artemide e la la piccola chiesa di Gialiskari. Collocata in prossimità dell’unione tra un fiume e il mar Egeo, è bagnata da un mare cristallino. Vi consigliamo di godervi il panorama dall’alto deliziandovi nelle numerose taverne di pesce.
Infine Seychelles Beach, una magnifica spiaggia situata 25 km a sud di Agios Kirikos. Qui il mare è color smeraldo, circondata da rocce a picco che la rendono senz’altro la spiaggia più bella dell’isola. Ci si arriva con una magnifica ma vertiginosa discesa passando dal paese di Dafni.
Scritto da Rita Soccorsi.