ALGARVE, AD UN PASSO DALLA “FINE DEL MONDO”

Come ad ogni viaggio, parti un po’ più leggero e torni un po’ più pesante: il bagaglio a cui rompi la cerniera e i mille abiti addosso per lasciare spazio in valigia ai souvenirs, i chili di troppo, la mente e il sonno ormai abituati a quel fuso, gli incontri che ti hanno segnato, il tuo sapere che non è più lo stesso.

Così è cominciato il nostro viaggio: leggeri.
Partenza da Orio Al Serio, arrivo all’aeroporto di Siviglia. Abbiamo optato per il fly and drive, per cui una volta atterrati abbiamo recuperato la nostra compagna di viaggio, e via di corsa, si fa per dire, all’Hotel NH Sevilla Plaza De Armas. Da qui il centro dista 10 minuti a piedi e di notte è uno spettacolo poter godere di quella vitalità che non si appresta a dormire.

Sveglia al mattino seguente e in meno di due ore abbiamo superato il confine col Portogallo, c’è tanto da vedere… Siamo nel meraviglioso Algarve, qui è proibito fermarsi alla prima spiaggia di ombrelloni e sabbia fine. Esplorate. Incontrerete baie, scogliere, falesie, grotte di cui vi innamorerete. Parola di viaggiatore. Abbiamo lasciato giù le valigie ad Albufeira, presso l’Hotel Aqua Pedra dos Bicos.

Falesia algrave

A pochi minuti di macchina dall’hotel si trova il centro storico di Albufeira, da vedere! Conosciuto per il bianco delle sue case e per la sua intensa vita notturna. Albufeira è la nostra seconda casa, il punto di partenza di ogni mattina ed il punto di ritorno ad ogni sera; la via di mezzo tra Sotavento, che presenta un clima più mediterraneo, e Barlavento, maggiormente esposta alle correnti Atlantiche e per questo più selvaggia. Certamente l’Algarve non è tra le mete più balneari, la temperatura dell’acqua è infatti di circa 17°, ma per noi non è stato un problema concedersi alle fredde acque dell’oceano.

Sotavento

Da Vila Real de Santo Antonio a Faro si susseguono villaggi e isolette di pescatori. Vila Real de Santo Antonio per noi è stata solo una tappa di passaggio a conclusione del viaggio per tornare all’aeroporto di Siviglia, ma ce ne siamo innamorati. Si tratta di un piccolo borgo medievale, il cui centro è dominato dall’imponente castello che si erge su un’altura.

Ad agosto il centro rievoca il passato con una fiera medievale molto suggestiva. Da Vila Real, proseguendo lungo la costa, si giunge a Tavira, splendido villaggio di pescatori conosciuto per le sue ceramiche e per la sua specialità a base di crostacei: cataplana.

Da qui abbiamo preso il traghetto per Ilha de Tavira, che con le sue acque calme e cristalline, la sua sabbia finissima, le sue meduse giganti e la sua ricca flora ci è entrata nel cuore, un luogo sicuramente da vedere. Da Tavira a Faro discorrono una serie di isolette uniche per il loro sistema faunistico: Garrao, Manta Rota, Culatra Island e l’isola di Faro.

Nei dintorni di Albufeira

percurso

Dall’hotel Aqua Pedra parte una scala in legno, ricavata tra le rocce rosse, che conduce fino alla spiaggia. Da qui, zaino in spalla e tanta crema solare (nonostante il vento che riduce il calore, il sole d’Algarve picchia forte!), abbiamo cominciato il nostro percorso a piedi sulle rocce e i suoi sentieri.

Il percorso non è semplice ne sicuro, quindi attenti a dove mettete i piedi! Brevi descrizioni all’inizio di ogni sentiero ne indicano il livello di sicurezza e i punti critici, assolutamente da evitare, in cui è alta la probabilità che pezzi di roccia si sgretolino. Da evitare anche il percorso a piedi sulla sabbia: la marea potrebbe alzarsi quando meno te lo aspetti.

percurso1

Percorrendo i sentieri sopraelevati abbiamo raggiunto, attraverso scorci e panorami mozzafiato, spiagge come Praia da Oura, Praia de Santa Eulalia, Praia de Olhos de Agua, Praia da Falesia. Vedrete il paesaggio variare ad ogni passo: da spiagge rocciose, a spiagge di sabbia fine, per giungere alle imponenti falesie. Queste ultime nascondono sotto al loro tipico colore rosso uno strato di sabbia bianchissima: noi ci siamo divertiti a tingere i nostri piedi di rosso, scavare, e poi tingerli di bianco. Cosa aspettate? Provate anche voi a divertirvi con i colori dell’Algarve.

Durante il ritorno ad Albufeira, abbiamo fatto tappa intermedia a Pera, dove si tiene la FIESA, fiera internazionale delle sculture di sabbia che consiglio di vedere. Il tema? La musica. Vi svelo che è stato un onore perdersi tra le note di Beethoven e Jim Morrison.

Barlavento

benagil

Potete decidere di esplorare questo tratto di costa a pelo d’acqua o dall’alto sulle scogliere. Noi abbiamo optato per entrambi i modi: in kayak da Carvoeiro, ove potrete prenotare il tour guidato, passando per grotte di svariate dimensioni, e giungere infine alla meta più ambita, la grotta di Benagil; oppure a piedi da Praia da Marinha, da cui parte il Percurso dos Sete Vales Suspensos. Per quest’ultimo farete bene a fornirvi di scarpe da trekking, crema solare, bottiglia d’acqua e costume da bagno.

lagos in kayak

Lungo circa 6km, presenta tratti in salita da superare arrampicandosi sulle rocce, tratti deserti o coperti da vegetazione, sentieri sicuri altri insicuri (per questo prestare attenzione ai paletti disposti lungo il cammino che indicano la via corretta da seguire), scorci sulle deserte baie, grotte da osservare dall’alto e… il resto scopritelo voi! Dal sentiero partono scale in legno che consentono di accedere alle piccole spiagge o alle piscine naturali delle Algar Seco per bagni intimi e indimenticabili.

algar seco

Purtroppo il nostro viaggio si è concluso qua, ad un passo da Sagres e da Cabo De Sao Vicente, detto “la fine del mondo”, per la sua posizione estrema e quell’infinito oceano su cui verte. Avrei voluto intitolare questo articolo “Algarve Coast to Coast”, ma vi avrei mentito. Non abbiamo fatto in tempo a concludere il nostro viaggio, da costa a costa. La causa? Una spinha de pescado nella gola. Vi risparmio i dettagli, e sono certa che non vi dispiacerà. Vi chiedo un favore, concludetelo voi il nostro viaggio nella meravigliosa Algarve, e quando tornerete ditemi se vi sentite anche voi un po’ più pesanti, felicemente pesanti… nell’aver potuto vedere “la fine del mondo”.

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Studenti universitari nella nebbia milanese. Amanti della buona cucina, della lingua, della cultura, dell’avventura, della natura e... dei viaggi: zaino in spalla e sempre pronti a scorgere nuovi orizzonti oltre la nebbia. Lei appassionata di lettura e scrittura, lui di architettura e fotografia, per loro ogni viaggio e? un racconto di mani e di occhi, ma soprattutto di condivisione. Da qualche anno raccolgono fotografie di architettura, paesaggi e animali, che troverete sul sito www.alessandroradice.wordpress.com.

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