Ci sono delle attività quotidiane e straordinarie in giro per il mondo che permettono al viaggiatore, spesso non al turista, di respirare, amare e vivere le città straniere.
Ed uno degli aspetti magici del viaggiare é mischiarsi con la gente del luogo e sentirsi cittadino del mondo.
Sarà capitato anche a voi di incontrare un volto, delle mani, degli occhi e capire che quello era un regalo apposta per voi. E che, forse, un’altra persona lo avrebbe vissuto in maniera diversa.
# Cantastorie a Marrakech
La piazza Jmaa el Fna di Marrakech è intima, carnale e spirituale. Vi si incontra tutto il popolo del Marocco. Il cittadino in transito tra gli impegni della vita, le donne velate che vanno e tornano dal mercato, gli incantatori di serpenti in cerca di turisti, i bambini che corrono e corrono. Ma la sera vi appaiono personaggi dai lunghi abiti, dal volto bruciato dal sole, dallo sguardo impavido e dalla voce ferma. Sono i cantastorie che con ampi volteggi di mani e braccia, in mezzo alla platea di ragazzini e uomini (qua e là si avvicina qualche turista) raccontano, in una lingua a noi incomprensibile, ma piena di fascino, le storie del passato e le leggende del deserto.
# New York nel lunotto
L’ultimo ricordo che ho di New York è legato all’autista del taxi che ci conduceva all’aeroporto.
Inizialmente mi sembrava di vivere la sequenza finale di un film di altri tempi.
… La ragazza diede l’ultimo sguardo alla skyline di New York attraverso il lunotto posteriore dell’auto e sullo schermo comparve la scritta to be continued …
Invece a pochi centimetri dal mio romanticismo avveniva uno dei più classici incontri italo-americani.
Il ragazzo del taxi chiede a mio marito da dove veniamo e sapendoci italiani e di Milano domanda immediatamente qual è la squadra di calcio preferita. La nostra risposta non gli è piaciuta e minaccia divertito di lasciarci per strada. Quel sorriso buffo è ancora inciso nei miei ricordi.
# Sguardi nipponici
Un’esperienza strabiliante da fare a Tokyo é quella di prendere, semplicemente, la metropolitana. Ordine e caos convivono superbamente.
Persone di ogni età si mischiano educatamente. Ragazzine che sembrano uscite dei manga e gentleman in giacca e cravatta siedono uno vicino all’altra. Vecchiette educatissime trasportano la spesa vicine ai giovani iper tecnologici e iper connessi. La maggior parte riposa nei lunghi viaggi, molti ascoltano la musica, gli europei rimangono affascinati e alcuni con noncuranza guardano fuori dai finestrini.
Puó capitare, non di rado, di incontrare donne vestite con gli abiti tradizionali e con in mano l’ultimo modello di smartphone o di vedere persone di una certa età con i ghigni sorridenti persi dentro la storia di un fumetto.
La metropolitana di Tokyo é un mondo, e non basta un viaggio per scoprirlo.
# I bambini di Bucarest
Bucarest é una città piena di contrarti, sembra al confine tra il suo passato ricco, ma spinoso, e il futuro determinato, ma pericoloso.
Ed uno dei volti più dolce e lieve di questo percorso é quello dei bambini.
O meglio dei bambini di Parada.
Sono orfani, emarginati, in fuga, abbandonati, vagabondi. Parada riesce a raccoglierli, farli sentire meno soli, a dargli speranza, a creare legami di amicizia e poi creare la magia e lo spettacolo.
Come? Insegnando ai bambini le arti del circo, della danza e del teatro così che la loro povertà venga riempita dagli applausi sui palcoscenici di tutta l’Europa.
# I Banniatori di Catania
A’ Piscaria è il mercato ittico di Catania. Sotto la protezione di Sant’Agata, poco distante dal mare si snoda l’anima popolare della città. I banniatori, strillando richiamando i clienti, mostrano i contenuti pregiati dei loro banchi e tra tutti svettano le teste appuntite dei pesci spada. A’ Piscaria è fatta di mani forti, volti bruciati dal sole, vocioni accattivanti, passi veloci. Ed in un dedalo di stradine poco distante si trovano le altre botteghe; il venditori di olive che ti guarda di sottecchi ed è pronto a farti assaggiare la sua mercanzia, il carnezziere ti incanta con un gioco abile di coltelli, le donne sgranano veloci legumi di ogni sorta.
Andare a Catania è perdersi lo spettacolo dei banniatori al mercato non è proprio possibile.
Ed ecco che avere la fortuna di viaggiare concede una fortuna ancora più grande ovvero quella di conoscere tutti i volti del mondo, tutti gli sguardi degli uomini e avere fiducia in quel che verrà.