TERCEIRA: alla scoperta del cuore del mondo

Appena l’aereo decolla e sorvola l’oceano  ti vengono subito in mente, mentre sei tra acqua e nuvole, le storie di naufraghi, marinai, pirati e balenieri. Ma il volo con Sata, compagnia che gioca un importante ruolo nell’ambito dei collegamenti aerei tra le Azzorre, dura talmente poco che dalla fantasia si passa subito alla realtà: da Punta Delgada siamo andati a sbirciare, in un day trip, le bellezze di Terceira. 

# Angra do Heroismo

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Angra do Heroismo, il capoluogo, considerato Patrimonio dell’Umanità, contiene innumerevoli bellezze architettoniche, monumentali e naturali ed è qui che le antiche tradizioni popolari sono ancora profondamente sentite. Il centro storico unisce, nel suo tessuto coloniale, lo stile portoghese e quello barocco proveniente dal Sud America. Il porticciolo, le strette vie, il grandioso duomo e i parchi pubblici sono i simboli di questa cittadina marittima.

#  Miradouros da Serra do Cume 

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Salendo sulla cima di una delle alture dell’isola, in cerca del Miradouros da Serra do Cume, si vede il paesaggio cambiare in modo repentino ed inatteso: dai pascoli, dove vivono liberamente mucche e capre, circondate dalle ortensie, si passa ad un paesaggio quasi alpino con criptomere, felci arboree, profumi di resina e fiori.

Ma quello che colpisce gli occhi e il cuore é il panorama che si vede dall’alto. Allo sguardo del visitatore si apre una grande caldera, non riempita d’acqua, ma completamente coltivata; tanto bella da sembrare una coperta riccamente decorata.

# Algar do Carvão

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Essendo Terceira di origine vulcanica, non si può mancare una visita all’Algar do Carvão, il vulcano la cui eruzione generò l’isola. Entrando nel cono del vulcano, profondo 45 metri, completamente ricoperto di vegetazione, si scende fino ad un laghetto da cui fuoriuscì la lava. Qui si possono vedere i flussi di lava ancora impressi nella roccia, le esplosioni rimaste stampate sulle pareti e i coni secondari. Uno spettacolo unico ed imperdibile. Sembra di essere in un romanzo di Jules Verne e di viaggiare al centro della terra. 

Dopo la discesa nel ventre del nostro pianeta, perdetevi nella natura ed esplorate a piedi i boschetti, le radure e le valli solforose dell’isola.

# Museo del vino 

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Il paesaggio della zona di Biscoitos è caratterizzato dai vigneti organizzati in curraletos ovvero recinti quadrati delimitati da muri di pietra nei quali, quasi a terra, crescono le viti. 

Dalle uve della casta verdelho nasce un vino che, dal 1993, la Confraternita del Vinho Verdelho dos Biscoitos si incarica di proteggere e diffondere. Presso la ‘Casa Agrícola Brum’ funziona un Museo del Vino in cui i visitatori hanno il privilegio di poter vedere come cresce l’uva e tutti i meticolosi passaggi che la trasformano in vino. Non perdete la possibilità di assaggiare il liquoroso nettare chiamato Chico Maria.

# Gli imperios 

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I villaggi costieri della zona settentrionale dell’isola si caratterizzano per i coloratissimi “imperios” tipici edifici sacri dedicati al culto dello Spirito Santo. 

Un impero, infatti, è un piccolo edificio, una sorta di cappella, dove l’altare è dedicato allo Spirito Santo. Se l’interno degli imperios sono molto simili tra loro, l’esterno dipende dalla fantasia e dall’estro dei realizzatori: dai colori cangianti si passa al rosa pallido, dal bianco e nero si passa al rosso acceso. Attualmente i festival degli imperios si svolgono il giorno dello Spirito Santo, ovvero il Lunedì dopo la Domenica di Pentecoste o durante l’estate.

Si celebra la Santa Messa e poi si fa festa assieme, la comunità e i turisti vengono conquistati da questa tradizione che fortunatamente invece di andare perduta è radicata nella terra come una pianta possente.

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Per una splendida permanenza a Terceria, siate voi solo di passaggio o per un soggiorno più lungo, vi diamo un unico consiglio:  fidatevi  di questo luogo magnifico e godetevi ogni scorcio naturale, ogni costruzione umana e ogni tradizione.

State solo attenti al vento; soffia sempre costante, ora più deciso ed ora più gentile. Ma è proprio questa brezza che assicura un clima perfetto per tutto ciò che l’isola offre.

Letteratura di viaggio

Il libro “Il viaggio al centro della Terra” di J. Verne narra della spedizione intrapresa dal professor Lidenbrock, esimio scienziato noto in tutta la Germania, da suo nipote Axel e da Hans, una guida che li accompagna per tutta la durata del viaggio. Dopo essere entrati nel cratere dello Sneffels, un vulcano islandese spento, camminano per chilometri e chilometri in lunghissimi cunicoli all’interno dello Sneffels e infine arrivano ad una spiaggia a centinaia di chilometri sotto il livello del mare …. E poi … E … E … fino a tornare all’amata civiltà dove potranno raccontare tutto ciò che hanno visto, sentito e vissuto in luoghi così stravaganti.

 

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37 anni, insegnante, viaggiatrice e un sogno: poter correre nei musei come Jules e Jim. Ama fare e disfare le valigie, crede che sia bello partire e anche ritornare. Crede anche nell'essenza profonda della fotografia e nel valore delle parole. Crede che non ci sia modo migliore di organizzare un viaggio se non i consigli di chi quel viaggio l'ha già fatto ...

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