AZZORRE: Paese che vai piatto che trovi

L’isole sono isole.
Sembra una banalità, ma l’essere in mezzo all’Oceano lontane centinaia di Km dalla terraferma inevitabilmente modifica usi, costumi, tradizioni ed anche la cultura culinaria.
Spesso le ricette prediligono ingredienti autoctoni, preparazioni con ciò che più si trova a portata di mano, fossero anche le fumarole sulfuree.
Così accade alle Azzorre dove il cibo parla della terra, del vento e dell’Oceano.
Basti pensare ai succosi ananas che crescono a Sao Miguel o alle piccole banane zuccherine che si trovano in tutti mercati o ai gamberetti saporiti da assaggiare su terrazze assolate.
# CARNE 
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Se volete provare un piatto tipico, gustoso, ricco di ogni prelibatezza e vi trovate a Furnas (Sao Miguel) dovete fermarvi a mangiare da Tony’s e chiedere il codizo cotto nelle fumarole.

Una dozzina di fori riscaldati naturalmente sono disponibili per tutti quelli che vogliono cuocere il contenuto delle loro pentole. Un guardiano, addetto alle fumarole, tiene d’occhio tutto per garantire che il vostro pranzo non sia toccato da nessuno. E tra i preziosi recipienti ci sono anche quelli destinati a Tony’s. Questo locale è una trattoria frequentata dagli abitanti dell’isola e dai turisti, si respira un’aria familiare, senza fronzoli , ma con tanta sostanza.

Vi arriverà davanti agli occhi un gigantesco vassoio con carne di ogni genere e verdure come verze, foglie di viti e patate dolci. 
Chiedete anche un po’ di vino e fatevi tentare dai dolci. Oltre all’ananas, che qui non manca mai, vi arriveranno una serie di pudding dai gusti diversissimi.
Nel vicino negozio di souvenir chiedete di assaggiare i liquori fruttati e speziati della Cooperativa Celeiro da Terra che ha come principale attività quella della produzione e commercializzazione di biscotti, marmellate, liquori e artigianato locali a fini turistici e solidali.
# PESCE 
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Se penso al primo piatto che ho assaggiato alle Azzorre mi torna in mente il profumo e il sapore dell’ Açorda de marisco. 
É una zuppa di pane, crostacei e molluschi tipica del Portogallo. Potete mangiarla in uno dei tanti localino di Punta Delgada che si affacciano sull’oceano. Questa zuppa sorprende per il suo gusto semplice e corposo: gamberetti, arselle, prezzemolo, coriandolo e aglio sono sminuzzati assieme ed incorporati alla mollica di pane. Già nella prima cucchiaiata si assaporano tutti gli ingredienti che in alcuni casi sono arricchiti dal tuorlo dell’uovo adagiato al centro del piatto.
Un’altra prelibatezza a base di pesce che abbiamo assaggiato é sempre una zuppa questa volta servita calda e fumante all’interno di una pagnotta. 
Se capitate a Angra, capoluogo dell’Isola di Terceira, fermatevi al ristorante “Beira Mar” e chiedete la scopa de marisco. Fatevi conquistare piano piano da ogni gustosa cucchiaiata e sbocconcellate il pane che avrà assorbito tutti i sapori dei crostacei.
Il locale è situato a pochi passi dal mare e dal porticciolo dove ormeggiano i pescherecci che permettono di avere un pescato sempre fresco. All’apparenza si presenta quasi spartano, ma la cucina che offre è da veri guormet.
# PAUSA DOLCE
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Se siete a Punta Delgada e volete concedervi una pausa gustosa dopo il giro della città fermatevi al “Louvre Michaelense” ovvero un delizioso negozio a metà strada tra la boutique di altri tempi, la pasticceria e la drogheria. Ve lo diciamo subito, vi sembrerà di entrare in un localino di qualche via secondaria di Parigi.
Potrete comprare artigianato locale, capi di abbigliamento, ma anche e soprattutto potrete bere caffé o vino a secondo dell’ora della giornata e assaggiare ottime brioche e dolcetti.
Se invece passate per il tea, rigorosamente locale, chiedete le pastarelle al maracuja e all’ananas.
Un altro dolce da provare sono le Queijadas de Vila Franca, pasticcini preparati per secoli dalle suore delle isole Azzorre e considerati uno dei prodotti tradizionali, così come lo è la loro confezione. Nei vari bar e localini troverete vassoietti contenenti queste prelibatezze confezionati uno ad uno con carta velina bianca .
# VINO & CO 
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L’ultima sera del soggiorno a Punta Delgada mi sono concessa un giro alla scoperta della sua movida così da scoprire due locali degni di nota.
Il primo è il “Lisboa Menina e Moça”: ispirato al Fado portoghese, con luci basse e romantiche candele, quasi ad inviare i commensali a brindare a desideri e confidenze. È un locale adattissimo al nostro italico aperitivo o al primo dopocena.
Potrete sorteggiare vini locali o continentali tra gigantografia della città di Lisbona o seduti ai tavolini sulla strada dove godrete anche della brezza notturna.
Il secondo, citato anche dal “The Guardian“, é il “A Tasca”. Una Vineria di carattere, dalle pareti ricoperte di bottiglie di vino, dalla cantina fornitissima e dalle pietanze genuine e ricche.
Vi consigliamo di assaggiare qualche tagliere con salumi e formaggi locali e chiedere il rosso più corposo che hanno. Cuore e pensieri ve ne saranno grati.
Potrei parlarvi anche del Brandy delicato e fluido che caratterizza alcune località, del pesce alla griglia o dei dolcetti preziosamente confezionati, ma alle volte non dire di più permette di lasciare a chi viaggia la felicità della scoperta.
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37 anni, insegnante, viaggiatrice e un sogno: poter correre nei musei come Jules e Jim. Ama fare e disfare le valigie, crede che sia bello partire e anche ritornare. Crede anche nell'essenza profonda della fotografia e nel valore delle parole. Crede che non ci sia modo migliore di organizzare un viaggio se non i consigli di chi quel viaggio l'ha già fatto ...

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