Putemu passari

Il sole colpisce, il sole brucia senza alcuna distinzione: non importa se sei un filo d’erba, un uomo o un cane, il caldo qui in Sicilia quando ti avvolge riesce a segarti le gambe meglio di una motosega.

Se si parte dopo le 16 si arriva di notte, partire prima arriviamo cotti, meglio un po’ e un po’.

Ore 10:30, oggi partiamo.

Su è giù per le colline siciliane spoglie di alberi ma vestite con lunghe vestaglie dorate, dono del vecchio impero romano che ha deforestato quasi interamente la bella Sicilia. Ora per noi poveri camminatori trovare un po’ d’ombra è una vera e propria impresa, per fortuna che ci sono gli uliveti dove ci si ferma volentieri quando il sudore brucia gli occhi ma non riesce a bruciare il sorriso. Mangiamo qualcosa in fretta, un panino con il salame o prosciutto con l’aggiunta del buon pomodoro a fette che qui è tutta un’altra cosa e poi via  verso un mondo che pochi conoscono, quello della Sicilia più autentica.

cactus

Camminiamo sull’asfalto, più facile qui ma poi chissà perché, per quale fato mi propongono che si può fare un detour, “facciamo meno km Chris” mi dicono, “tagliamo per le colline e per i campi”! Dentro di me so che la deviazione sarà molto più faticosa, magari dovremo ritornare sui nostri passi, eppure la sete di avventura ha solo una risposta: ”ottima idea, andiamo!”

Ore 13.30.

Il sole è allo zenit, le salite sembrano miraggi e le discese punizioni, ma a noi chi ci ferma.. Seguiamo una strada di sassi che ci porta verso un’abitazione in mezzo al nulla, finalmente una strada, penso tra me e me che i contadini giustamente si incazzano se vai nel loro cortile ma non vediamo nessuno quindi proseguiamo, non vogliamo tornare indietro, non vogliamo percorrere 9 chilometri in più e l’acqua è finita. D’un tratto una figura si affaccia alla finestra e ci chiede in dialetto siciliano: “Ma voi chi siete”? “Buongiorno”, rispondo, “siamo un gruppo di ragazzi che sta facendo il giro d’Italia a piedi e stiamo andando in questa direzione perché la mappa ci manda di qua”… “ la mappa ha sbagliato” mi risponde, “qui a casa mia siamo… e per di più non avete neppure avvertito”!!!! Tra me e me penso come cavolo avrei potuto avvertirlo dato che non ci sono ne cancelli ne campanelli, magari per email? Ma non dico nulla tranne “ci scusi tanto, non volevamo disturbarla tantomeno violare la sua proprietà, ci dispiace molto e siamo pronti a tornare subito indietro”. Parole magiche che funzionano sempre, ormai collaudate più volte. L’espressione sul viso segnato dal sole del contadino cambia, “per questa volta non c’è problema… avete sete”?” Beh, in effetti molta”, rispondo. “Vi bastano 4 litri d’acqua?” Beviamo tutto in meno di 3 minuti e nel mentre dice che dobbiamo tornare indietro ma dalla finestra la moglie gli urla “Giovà, falli passare per il campo che sono dei bravi ragazzi” e così dopo averlo ringraziato, proseguiamo per una mulattiera che si perde tra sterminati campi dove l’orizzonte ribolle dal caldo.

ponte-chris

Ore 17:30.

La scorciatoia ha un po’ accorciato i chilometri da percorrere ma per merito di un terreno così dissestato ci abbiamo impiegato quasi il doppio e per di più eccoci di nuovo davanti ad una rete con cancello incorniciato da un bel filo spinato arrugginito. Questa volta dall’altra parte vedo una figura affacciata ad una casa in costruzione ed imparata la lezione chiedo alla ragazza siciliana che cammina con me” come si dice possiamo passare in siciliano”? “Putemu passari”, mi risponde, lo ripeto a gran voce e vedo un cenno positivo da parte della lontana figura, apro il cancello artigianale che non è altro che un’interruzione della recinzione tenuta con del fili di ferro ed eccoci dentro, mancano ancora 12 chilometri di cammino ma nessuno se ne preoccupa, forse perché quando mi chiedono quanto manca io rispondo sempre “tranquilli, manca poco” :-).

Ore 19:30.

cavalli

Bellissimo qui, cavalli liberi che galoppano alla nostra destra, sembra di essere nel far west! Tutti ne sono entusiasti, scattano foto e girano video, D’un tratto ecco arrivare una grande scrofa con le mammelle piene di latte, “che carina”, dicono le ragazze! Premetto che i maiali li conosco abbastanza bene perché circa 24 anni fa, all’uscita dalla discoteca del piccolo paese dove vivevo ci sfidavamo a cavalcarli ed ho visto cosa sono capaci a fare, i loro morsi, il loro durissimo naso e soprattutto so che non bisogna far arrabbiare le scrofe quando hanno le tette grosse. Andate per favore giù dal pendio, chiedo con calma a tutti che con aria interrogativa comunque eseguono. Guardo la scrofa negli occhi e le dico “ senti bellezza, noi dobbiamo passare che tu voglia o meno, capisco che questo ti faccia incazzare ma non è che sei il boss del paese quindi gentilmente togliti”. Mi guarda e forse mi capisce, forse no, ma fortunatamente se ne va.. per fortuna.

Ore 21:30

tramonto

L’aria adesso è fresca, si respira ma il sole se ne è già andato da un pezzo, qui in Sicilia fa buio presto, la terra è rotonda e si vede. Proseguiamo per il sentiero dove la mappa ci porta, chiedo di spegnere le luci che ci illuminano il cammino perché ci si vede meglio, noi umani abbiamo gli occhi che si adattano all’oscurità e spesso ce ne dimentichiamo. Passiamo davanti a branchi di cani randagi ma dopo quello che mi è successo nulla mi fa paura e la mia convinzione contagia tutti per fortuna. Si, la fortuna, la fortuna per chi ci crede, la fortuna per chi ce l’ha.

Siamo veramente quasi arrivati, non è un messaggio subliminale ma la verità, percorriamo un alto ponte in mezzo al nulla, respiriamo il profumo dei fichi non colti oramai in fermentazione e passo dopo passo arriviamo in una strada dove un personaggio in penombra all’interno di una bella villetta ci guarda ed augurandoci buona sera, libera i suoi 5 cani che si fermano in strada e ci guardano, chissà di cosa aveva paura, chissà perché lo ha fatto, che brutta cosa la paura. “Andiamo, andiamo via, andiamo verso il paese”, suggerisco.

Eccoci ora qui seduti sui gradini di questa casa a più di millecinquecento chilometri da dove il mio cammino è iniziato, siamo arrivati. Eccoci qui sorridenti, eccoci qui fieri di ciò che abbiamo fatto, consapevoli che il nostro tempo non è stato speso invano. Il tempo è prezioso, il tempo speso bene vale qualcosa.

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Viaggiatore indipendente, Chris ama esplorare i luoghi piu’ incontaminati, pescare, fare del sano trekking ed esplorare le citta’ a piedi per coglierne i suoi dettagli. Ha girato in diverse parti del mondo a partire dalla nostra Italia, Spagna, Inghilterra, Olanda,Irlanda,Francia,Croazia ma anche in luoghi piu' lontani come Tailandia, Malesia, California, Florida, Australia,Hong Kong, Cook Island ma sono i paesaggi e la gente della Nuova Zelanda che gli sono rimasti nel cuore.

2 Commenti

  1. CARO CRIS TI AUGURO OGNI BENE IN QUESTA AVVENTURA PER IL NOSTRO PAESE.
    LA NATURA RIESCE A COMUNICARTI MOLTO DI PIU” DELLE PERSONE- BUONA PASSEGGIATA E SE TI FA PIACERE PUOI SCRIVERMI.
    Elena

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