Dopo aver camminato così tanto eccomi finalmente “arrivato”.
Casa, ma qual è la mia casa? Mi sembra tutto un po’ surreale.
Ho conosciuto decine di migliaia di persone e gli attimi di silenzio sono stati davvero pochi.
Qui “a casa” la mia vecchia vita non esiste più, qui c’è il silenzio.
I lavori che mi limitavano tra 4 mura davanti al computer non li sopporto, ho bisogno di aria fresca.
Ho la necessità di vedere il mare, di concentrarmi, di scrivere tutto ciò che ho vissuto in quest’anno fatto di sorrisi, sudore e lacrime.
A casa giro attorno come Paperon de Paperoni quando pensava… “mumble mumble”.
Non riesco a stare fermo.
Sono diverso, non so se migliore o peggiore ma sono diverso.
Devo partire, è necessario, ma dove vado? Qual è uno tra i più bei posti che ho visto? Quale mi può ispirare di più?
Ma si, certo, la Calabria, così bella, così tanto “Italia”.
Un’ora e mezza di volo ed eccomi qui a scrivere questo post tra il canto degli uccellini che annunciano la primavera.
18 gradi ed un mare stupendo.
Mi siedo in riva al mare, comincio a scrivere.
Un turbinio di emozioni.
Il mio futuro? Non lo so, non so rispondere, intanto passo dopo passo vado avanti, una cosa alla volta.
Marta4kids di sicuro non finisce qui.
Grande Christian un forte abbraccio
Ogni suo post è un’esperienza. Un saluto.
Un abbraccio enorme… enorme…!
Mi ritrovo in molte affermazioni e sensazioni, davvero affascinante come stile di vita, abbiamo così tanto da vedere, esplorare, conoscere…… grazie a te viaggio di più anche, seppur con la mente e il cuore
ci sono finito per caso..qui da te…e ci sono rimasto ..incuriosito , mi hai fatto muovere emozioni presenti ma assopite; leggendoti potevo sentire le tua fatica , il caldo, i freddo..i profumi e i colori, tutto cio che ci rende vivi…l unica tristezza e cio che ha attivato tutto questo e mi dispiace, ma quello che ci stai , mi stai dando possa anche in minima parte renderti questo fardello meno pesante
anch’io purtroppo ho provato qualcosa di simile ed e’ prezioso imbattersi con chi lotta per trasformare in qualcosa di grande il dolore di una perdita. Questa nuova avventura, non senza fatica, ha il suo frutto: il sorriso sul proprio volto e su quello a chi lo doni.
E’ molto bello, grazie,
Cecilia