Porto degli Argonauti è stata la nostra casa per alcuni giorni. E’ un approdo turistico, unico in Italia con 5 ancore dell’associazione inglese “The Yacht Harbour” ed è circondato da villette ispirate a quelle dei pescatori del Mediterraneo progettate da Luigi Vietti, dispone di una spiaggia finissima di sabbia dorata, di piscine ed è circondato da 30 ettari di terreno tra cui una grande pineta.
Porto degli Argonauti, che prende il nome da quella storia antica di Argo e del Vello d’Oro, offre la possibilità di giri in barca tra le onde dello Jonio per avvistare delfini e tartarughe, ospita ristoranti esclusivi e dai sapori tradizionali e soprattutto è il punto di partenza privilegiato per visitare la suggestiva Matera e ad alcuni dei luoghi più belli tra Basilicata e Puglia.
Noi in un fine settimana di sole, salsedine e occhi pieni di meraviglia abbiamo scoperto angoli magnifici raggiungibili in poco tempo da Porto degli Argonauti.
Ecco cosa troverete in quest'articolo
# Metaponto – Magna Grecia
Uno dei siti archeologici più importanti della Magna Grecia lucana sono “Le Tavole Palatine”, un tempio dorico della fine del VI secolo a.C. situato nei pressi di Metaponto. Il tempio è dedicato alla divinità Hera, moglie e sorella maggiore di Zeus. Le 15 colonne doriche dell’antico tempio danno l’idea della grandezza sia economica che culturale del luogo nei secoli antecedenti all’epoca romana. Il sito è conosciuto anche con il nome di “Scuola di Pitagora” in onore al matematico greco che qui trascorre gli ultimi anni della sua vita. Altra testimonianza importantissima del passato di questa regione è l’area archeologica di Metaponto è situata a pochi chilometri dalla costa jonica lucana. Gli scavi nella zona hanno consentito di riportare alla luce i ruderi dell’antica colonia greca, come la struttura ottagonale dell’antiquarium, il teatro, l’agorà e diversi templi dedicati ad Atena, Apollo, Hera, Afrodite e Demetra.
# Metaponto – Golf Club
A poca distanza dalle rovine greche, immerso nella bellissima campagna metapontina il Golf Club Metaponto è il luogo in cui sport, comfort e natura si conciliano perfettamente. Solo qui è possibile pernottare in un’antica masseria convertita in Club House, considerata tra le più cool d’Italia, e posizionata al centro di un’azienda agricola di 80 ettari trasformata in uno splendido campo da golf, che si snoda tra un folto agrumeto, di 18 buche da campionato. Da provare anche il ristorante che testimonia l’ospitalità tradizionale lucana e propone i migliori piatti della cucina locale e mediterranea, ricca di sapori e profumi.
# Bernalda – A casa di Francis Ford Coppola
Il nome di Bernalda, paesino dell’entroterra lucano, è ormai legato a quello del regista italo americano Francis Ford Coppola, i cui nonni paterni erano originari del paese del materano in cui fa spesso ritorno. Compreso tra i fiumi Bradano e Basento è caratterizzato da un centro storico che sorge su un altopiano scosceso verso il mare e da cui si può godere di una vista mozzafiato sul Mar Ionio e sulla vicina frazione di Metaponto. Il borgo antico si estende dal castello aragonese, sede della Pinacoteca, alla chiesa madre e a piazza San Bernardino, fino a Piazza Plebiscito, lungo il Corso Umberto I, nucleo della vita dei bernaldesi.
# Montescaglioso – Matera Doc
Sulle pendici delle colline di Montescaglioso, vicino a Matera, sorge l’azienda agricola e vinicola della famiglia Ditaranto, dedita da decenni al vino e a raccontare la storia della terra che vivono e condividono. Tre generazioni con un legame solido con la propria regione, sempre rinnovato e produttivo, in un territorio che ha conosciuto con gli Enotri le più antiche pratiche agricole, con i Greci ha rafforzato il rapporto con le grandi culture mediterranee ed infine con i Benedettini ha saputo migliorare e tramandare fino ai giorni nostri, sapori e patrimoni culturali.
Nella valle del Bradano la natura si amalgama con i saperi accumulati in quasi cinque millenni di presenza umana stabile, producendo una sorta di selezione dei prodotti tra i migliori da comprare in loco. Tra le etichette presentate da i Ditaranto, tra bianchi e rossi, emerge il legame con l’Abbazia benedettina poco distante e alla quale sono legati tutti i nomi dei vini e le loro storia, tra cui l’ultimo nato “Iosaphat”, rosso corposo, dedicato all’abate cantiniere il cui nome è stato scoperto negli ultimi restauri.
# Altamura – Le storie del pane
A pochi passi dalla Cattedrale, nelle viuzze del Centro Storico di Altamura, attratti dall’ottimo profumo di pane si capita in uno dei forni più antichi e caratteristici della città, in cui si impasta il pane da oltre 600 anni.
L’Antico Forno Santa Chiara, nato proprio come forno pubblico, ad uso e consumo degli abitanti di Altamura, che portavano il pane da loro prodotto perché cuocesse, si è trasformato in una vera propria istituzione. Al suo interno, conoscendo il figlio del proprietario, Gian Vito Macella si scoprono le storie e i segreti legati al pane che, per primo in Europa, si è fregiato del marchio di Denominazione di Origine Protetta, e da secoli ha la forma a “cugno”, come se avesse un bernoccolo, che permette di avere una mollica morbida e saporita ed una crosta brunita e croccante.