Pechino e dintorni: la grande Muraglia, le Tombe Ming e il 798 Art District

Essere a Pechino implica obbligatoriamente la visita della Grande Muraglia, sono due cose che non si possono separare. I Cinesi vi sono molto legati, tanto che lo stesso Mao affermò “Chi non ha scalato la Grande Muraglia non è un uomo”.

Oggi salire sulla Grande Muraglia non è una dimostrazione di forza, ma lo si fa per ammirare la grandiosità di questa opera infinita e per portare per sempre con sé questa meravigliosa esperienza.

Ecco cosa troverete in quest'articolo

#LA GRANDE MURAGLIA

Vi suggerisco due alternative per visitare la grande muraglia: la prima è Badaling, più turistica, organizzata e meglio collegata con la città di Pechino mentre la seconda è Mutianyu, meno affollata e con bellissimi panorami.

Per Badaling, che dista circa 70 chilometri dal centro di Pechino, potrete prendere il treno dalla stazione di Beijing Huangtudian, con una spesa di 6 yuan e circa 1 ora di viaggio sarete al cospetto della Grande muraglia.

La stazione dista circa 7-800 metri dall’accesso al sito, troverete il museo oltre a numerosi spazi commerciali per fare acquisti di vario tipo e, specialmente nelle giornate estive, prendere dell’acqua fresca che sarà preziosa una volta saliti sul percorso.

Questo tratto restaurato è stato il primo ad essere aperto al pubblico nel 1957 e da allora ha meravigliato milioni di persone con il suo percorso di circa 5 chilometri e le torri di guardia poste a distanza tale da coprire lo spazio da difendere con lo scoccare di una freccia.

Il percorso in generale non è impegnativo, ci sono punti in cui il lastricato lascia posto a dei gradini, a volte ripidi, ma potrete sempre contare su un corrimano che aiuterà nella salita e nella discesa ed esiste un percorso parallelo in piano per disabili.

Per visitare il tratto di  Mutianyu, che dista circa 80 chilometri da piazza TianAnMen bisogna invece organizzarsi da soli, ovvero ci si può affidare ad un’agenzia locale che mette a disposizione un autista per l’intera giornata oppure chiedere in albergo  un riferimento per l’escursione.

Anche questo tratto di muraglia è stato ristrutturato, il percorso centrale non è impegnativo fatta eccezione per il tratto tra la torre 19 e la 20 dove una ripida scalinata di oltre 400 gradini vi impegnerà non poco. Per accedere alla muraglia vera e propria, visto che percorre i crinali delle colline, potrete utilizzare una comoda cabinovia che vi farà risparmiare tempo.

Oltre a questi due tratti classici, adatti a tutti, ci sono tratti non  ristrutturati, come quello di Jiankou a circa 110 km da Pechino e non facilmente raggiungibile, che necessitano di particolari attenzioni e di un certo allenamento fisico.

#LE TOMBE MING

 Se parteciperete ad un tour organizzato sicuramente sia da Badaling che da Mutianyu andrete a visitare le Tombe Ming. Non sono ancora collegate efficientemente a Pechino da cui distano 50 chilometri ma non potete mancare la visita ad una delle più grandi necropoli imperiali esistenti. Costruita secondo le regole Feng Shui con un arco di colline a nord a protezione degli spiriti si trovano le 13 Tombe che sono parte di un grande progetto nato per volere del terzo Imperatore della dinastia Ming che, oltre a spostare la capitale da Nanchino, fondò una nuova capitale proprio in questa zona a nord dell’attuale Pechino.

La via Sacra, vi porterà, con un leggera deviazione perchè gli spiriti maligni sono capaci di procedere solo in linea retta, verso la zona da cui dipartono a raggiera le strade che portano alle sepolture.

Percorrendola tra i grandi salici vi sentirete osservati da 36 statue che vegliano il passaggio verso le vere e proprie sepolture. Sono disposte a coppie una di fronte all’altra, gli unicorni proteggono dagli spiriti maligni mentre i cammelli e gli elefanti simboleggiano la vastità dell’Impero, i leoni ne rappresentano la forza, i cavalli sono per il trasporto dell’Imperatore ed i Quilin, animali mitologici,  sono difensori spirituali delle tombe. Infine i funzionari e i guerrieri sono l’ultima guardia della zona prima delle tombe. Ne sono state aperte al pubblico solo alcune, la principale, La Tomba della Longevità –Changling, che è anche la più grande di tutte, vi farà scoprire attraverso le sue stanze decorate ed i suoi cortili le cerimonie per onorare gli antenati. Nella tomba della Tranquillità –Dingling troverete il Palazzo Sotterraneo che con i suoi corridoi e le sue sale vi porterà alla scoperta di troni e sepolture dell’Imperatore, di sua moglie l’Imperatrice e della prima Concubina.

#IL 798 ART DISTRICT

Dopo un percorso nella storia e nell’arte antica un percorso per ritornare a contatto con la nostra epoca è l’interessante visita al 798 Art District. Si trova nella zona Nord Est di Pechino e si può raggiungere con diversi bus tra cui il 401, 403,405, la metropolitana non è molto vicina con la linea 14 scendete a Wangjing Nan Station, poi ci sono circa 20 minuti a piedi ma se volete ottimizzare i tempi vi consiglio il taxi per l’ultimo tratto di strada.

Fino agli anni novanta questa zona era un grande complesso industriale con fabbriche di armi. Finanziato dalla ex unione sovietica e realizzato da architetti tedeschi in pieno stile Bauhaus, dove la forma segue la funzione, è stato per oltre 50 anni un polo industriale nella città.

Con la dismissione delle fabbriche giovani artisti affascinati dagli spazi industriali e dalle loro dimensioni ne hanno pian piano fatto sede prima dei loro laboratori e successivamente vi hanno portato i loro atelier. Oggi in uno spazio polivalente tra vecchie ciminiere, tubature che si diramano a diversi metri da terra, grandi capannoni e piccoli bistrot potete soddisfare la vostra curiosità artistica gironzolando alla ricerca dell’elemento di design che potrà attrarre la vostra curiosità. Con il tempo in questi spazi si sono affiancati anche studi di grafica, di architettura, di pubblicità e comunicazione. Qui tra le immagini e le strutture di un tempo che è passato trovate il nuovo polo culturale della Pechino contemporanea che si sta espandendo velocemente diventando ogni anno di più un riferimento per i nuovi talenti emergenti.

Il 798 Art District è uno spazio giovane e ricco di vitalità qui si fondo ai fattori storici la creatività incontenibile di una generazione che sta formando la identità artistica.

In questo nuovo ambito di recupero industriale troviamo una Pechino che è molto simile alla occidentale New York del Meatpacking District, una Pechino che fa del suo passato recente un punto per sviluppare velocemente nuovi progetti ridando vita a spazi abbandonati.

 

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