Di Mykonos ho nel cuore l’inconsapevole bellezza che, attraente senza un perché definito, mi trascinava a se’ dall’oblo’ del finestrino.
Come una mano che ti tiene, quel punto brullo su una tela azzurra sferzata dai giochi di Eolo, più il mio volo l’avvicinava più si lasciava scrutare: nei semicerchi dorati che abbracciano le onde scopriva lingue di terra a solcare il mare, lasciava occhieggiare agglomerati di quadrati bianchi con persiane azzurre, svelava barche e gabbiani, macchie di ulivi e un suolo assetato.
Poi il tocco deciso, ed e’ immediatamente vacanza.
L’aeroporto e’ spartano, lo attraverso in meno di due minuti con il solo bagaglio a mano; da tempo cerco di viaggiare leggera, dopotutto bastano poche cose e ben scelte per stare bene…sono un ricordo lontano valige che sembrano monolocali, incertezze da piallare con mille abiti per cento occasioni.
Diverse compagnie aeree, con il servizio di speedy boarding, vendono, a meno di 20 euro a tratta, sia la scelta del posto che un extra baggage da cabina. Inclusa, tra le righe dell’app ed i codici della Visa, anche la possibilità di lasciare a casa il superfluo e preferire l’essenziale.
Ecco cosa troverete in quest'articolo
Cosa mettere in valigia
In Grecia ci vado così, con tanti shorts, del lino che accarezza la pelle e qualcosa in seta, ma suggerisco anche scialli avvolgenti e qualche manica lunga…il vento qui e’ il padrone di casa: non fatevi trovare impreparati al suo probabile benvenuto.
Porto un piccolo cuore al collo, infradito dorate e snackers per star comoda in motorino, un vero must have per scoprire calette e ristorantini. In alta stagione il costo è di 22 euro al giorno, mentre per noleggiare un’ auto ne occorrono almeno 50 ma, da settembre inoltrato, i prezzi sono decisamente inferiori.
Serve un tacco e un tocco di glam se si vuole accedere ai locali cool dell’isola dato che alcuni hanno una rigida selezione all’ingresso come, ad esempio, lo Scorpios a Paraga, da frequentare nelle serate di martedì, giovedì e domenica: vi attenderà una movida particolare con cui giocare, fatta di personaggi noti, musica di qualità, un falò che scoppietta e illumina un angolo di mare e barman che preparano cocktail a base di organic tastes : compresa, nei 18 euro di costo al bicchiere, la garanzia di provare sapori in combinazioni azzardate come Gin, Lime, miele, sciroppo e polpa di cetriolo, foglie di menta e birra speziata allo zenzero, ingredienti del Wild Island, drink emblema del locale.
Qui la posizione dello Scorpios su Google map
“Abracadabra” era il tema della mia serata dancing, ma e’, soprattutto, un refrain che mi rincorre da un po’. In aramaico antico significa accadrà ciò che dico, e, anche qui, mi scontro e incontro il potere delle parole, la responsabilità del nostro dire e lo spazio che riserviamo al pensare: mi piace stupirmi a guardare quanti, tra divertimenti, chiacchiere e balli, cercano il silenzio scendendo pochi gradini fatti di roccia e sabbia e si trovano con le scarpe in mano a fissare quello che il buio nasconde, zitti quasi a non disturbarsi in un accordo segreto che permette solo al Maltemi, il vento dell’Egeo, di entrare con il suo soffio che schiude gli sguardi, spettina i pensieri e rende ogni cosa meno controllabile.
L’isola ha tanti volti: ci sono mattine fresche dei sogni di turisti che non vanno a letto prima delle tre, mentre c’e già chi è al lavoro giu’ al porto; puoi incontrare sorrisi che rimbalzano di quell’ euforia tipica di chi farà del verbo godere, declinato ognuno per come può, il suo stare.
Le spiagge più belle di Mykonos
E poi ci sono guance assolate in cerca di spiagge, chi mondane, per altri deserte, aggrappate a scogliere rosse o mollemente adagiate nell’Egeo.

Paradaise è la più famosa e mondana dell’isola: si trova lungo la costa sudoccidentale (posizione su google map), è frequentata per le sue acque cristalline e, soprattutto, per le sue notti di festa e musica; è ben collegata sia mediante autobus che taxiboat. Paraga è la spiaggia confinante: qui il mare è poco profondo ed è meta ideale di famiglie con bambini. Chiude la terna Super Paradaise: l’ambiente cambia decisamente e la parola d’odine non può che essere trasgressione.

Ornos e Kalo Livadi sono dorate, tranquille e situate ai piedi una valle di ulivi (, dove muri di pietra segnano i confini, qualche capra al ciglio delle strade pascola pacifica e campanili ortodossi si fanno largo tra casette bianche, appartamenti per turisti e aie silenziose da sembrare quasi disabitate.
La maggior parte delle spiagge dell’isola sono attrezzate e non economiche, il che significa mettere a budget da circa 40 euro in su al giorno per due lettini ed ombrellone, non meno di dieci euro per un club sandwich o uno smoothie, ma esistono anche esclusivi lidi che propongono lo stesso pacchetto a circa 500 euro al giorno…e credo che i puntini sospensivi possano qui sostituirsi alle parole.
Di Agios Sostis ho amato l’aria selvaggia e naturale: non troverete comodi materassi a noleggio, ma un signore albanese dalle gote rubizze e la battuta pronta, che vi affitterà l’ ombrellone a 5 euro, e, in caso di fame, provvederà con panini homemade e bevande varie, per l’aperitivo anche mandorle, arachidi e semi di zucca salati; in alternativa a strapiombo sul mare la taverna Kiki, aperta solo a pranzo e locale senza elettricità, soddisferà sapientemente la vostra fame con polpo grigliato, zuppe di pesce, feta piccante fritta e tante altre prelibatezze. Occorre armarsi di una buona dose di pazienza, ma, se i brontolii dello stomaco diverranno tanto espliciti quanto i miei, niente paura: affabili camerieri vi doneranno del pane caldo di forno e fresco di gentilezza, e l’attesa sarà più lieve.
I ristoranti
I ristoratori ed i loro collaboratori sono senz’altro tra le categorie più affaccendate, stanche, ma sempre cordiali: da queste parti non ci si siede a cena prima delle 22.00 e fino almeno alle 5 di mattina le cucine non chiudono. I locali sono concentrati nel centro, chiamato Chora: in un dedalo di stradine lastricate di pietre lisciate dal continuo camminarci si affacciano le tante taverne, tipiche, internazionali, italiane e, giuro!, anche bavaresi.
Vi suggerisco una cenetta da Caesar, intimo e defilato dehor vestito di legni decapati, ferro battuto e pietre grezze , per degustare ottimi piatti della tradizione greca proposti con la delicata raffinatezza di chi non ha nulla da ostentare: sarà ciò che mangerete a darvi la conferma della bontà della vostra scelta.
Mykonos è Little Venice, un quartiere rosicchiato all’Egeo che ricorda la magia della laguna veneta; è gioiellerie e boutique prestigiose dove fare acquisti a cinque stelle; e’ 100 Mykonos, per i souvenir a prezzi abbordabili, curiosi, ma di stile; è i suoi disco pub troppo piccoli per contenere chi ha voglia di fare festa, e allora si balla fuori sui marciapiedi; e’ mani che si intrecciano e labbra che si sfiorano. E non importa a nessuno qui se sono spesso baci di dopobarba: la Grecia non ha mai nascosto nei secoli la sua disponibilità ad accogliere l’amore, in ogni forma si consumi sotto a questo cielo, e l’isola se ne fa portavoce.
A vegliare placido, testimone di storie, desideri, orizzonti e incontri resta il faro: la strada per raggiungerlo è tutta un solcare le rocce, e’ il motorino che sembra non volere saperne alle ultime curve lassù, in alto. Ma poi in un attimo vi troverete nell’incanto, dove la striscia di terra cede il passo alla linea del mare, che si perde e confonde in quella del cielo. Ci sarà vento e gioia. Vedrete pace e ascolterete silenzio. E quando ormai darete le spalle all’infinito andando via di schiena, guardate laggiù a sinistra e addocchiate stupiti due colonne e un cancello che sembra voler proteggere il mare.
Apritelo, con la fantasia, ogni volta che, tornati a casa, sentirete il bisogno di farvi abitare dal blu.
Alcune foto da Shutterstock.com
Poi ci sono anche spiagge meno affollate (anche a ferragosto) e note solo ai greci o quasi…