Bangkok è ricca di cose da fare, e alcuni viaggiatori vi trascorrono una settimana o più senza riuscire a scoprirla fino in fondo, anzi in molti appena lasciati la città programmano, appena possibile una nuova visita. Ma è altrettanto vero, che sia che abbiate a disposizione molti giorni o pochi, dovete programmare alcuni day trips nei dintorni per scoprire altre zone, tranquille, affascinanti e particolarissime di uno stato incantevole come la Thailandia.
# I tempi Ayutthaya
Ayutthaya è una piccola perla thailandese a soli 86 km nord dal caos di Bangkok, è inserita dall’UNESCO tra i siti Patrimonio dell’Umanità, ed è la più antica capitale della Thailandia (dopo Sukhothai) ed oggi le sue rovine sono considerate un vero e proprio parco storico.
Ayutthaya si trova sulla linea ferroviaria che collega Bangkok a Chiang Mai, perciò è facilmente raggiungibile anche in treno. Ci sono treni in partenza dalla stazione Hualamphong (Bangkok) quasi ogni ora. Con i treni più veloci, gli express, il viaggio dura circa 1 ora e mezza, mentre i treni locali, per i pendolari, impiegano circa 2 ore. Ovviamente il prezzo varia a seconda della tipologia di treno scelta: un posto in terza classe costa 15 baht, mentre si pagano 245 baht per un posto in seconda classe con aria condizionata. Noi abbiamo deciso di prendere il treno express ma con il biglietto di terza classe per sperimentare ancora meglio il mood thai e viaggiare con i locali. Ed è stata una scelta azzeccatissima e che rifaremmo.
Invece c’è una sola risposta possibile quando ci si chiede quali siano le cose da vedere ad Ayutthaya, ovvero. “Sono troppe le cose da vedere!” Infatti visitare il Parco Storico di Ayutthaya significa camminare diverse ore sotto un solo cocente. Una buona soluzione è quella di contrattare con l’autista di un tuk tuk e definire con lui il percorso che volete fare, i templi che volete visitare e le ore da passare insieme. Questo vi farà risparmiare tempo e forze e la vostra escursione sarà indimenticabile e più rilassante. A quel punto non perdetevi: il Museo Nazionale Chan Kasem, il Wat Ratchaburana, il Wat Mahathat, Wat Phra Ram. Sappiate che potete fare un biglietto cumulativo per entrare nelle diverse zone o pagare l’ingresso ad ogni tempio.
# Tra mercati galleggianti e ferroviari
I famosi “floating market”, che tutti cercano in Thailandia, non si trovano a Bangkok, bensì fuori città e ve ne sono di super turistici e di altri ancora rimasti locali e tradizionali. Noi, prenotando un driver per mezza giornata, ci siamo fatti portare, partendo all’alba, quando tutti gli altri dormono ancora, a visitare ben tre mercati.
Il primo è il mercato ferroviario di Maeklong è un luogo autentico situato lungo i binari appena fuori dalla stazione ferroviaria del paese. Quando non ci sono treni in giro si può facilmente dimenticare che questa sia una vera linea operativa e di transito. Infatti i venditori locali sistemano la loro mercanzia in ceste e banchi, situati sotto coloratissime tende, a lato dei binari. Turisti, avventori e monaci in cerca di elemosina, camminano proprio all’interno del tracciato del treno finchè non si avverte un certo fermento. I venditori sanno benissimo quando arriverà il convoglio passeggeri ed in poco tempo raccoglieranno i propri prodotti, arrotoleranno i tendaggi e si sposteranno in attesa del treno. Poco dopo tutto ricomincerà come prima, come se nulla fosse successo. Il nostro suggerimento è di raggiungerlo all’orario dell’apertura, quando ancora i turisti più chiassosi non sono arrivati, evitando di aspettare il passaggio del treno a favore di un’atmosfera concreta, reale e molto tradizionale.
Il secondo mercato che abbiamo visitato è il classicissimo Damnoen Saduak, mercato sui canali da attraversare in barca e ricco di bancarelle galleggianti e di banchi ricchi di spezie, frutta, carne, pesce, artigianato locale e souvenir. Anche se a prima vista può sembrare di vivere una tipica esperienza thailandese, in realtà state attraversando un mercato rivolto prevalentemente ai turisti. Se arrivate presto potete percepirne l’aspetto più autentico visibile nel volto delle donne che con le loro barchette viaggiano tra le acque cucinando prelibatezze locali o vendendo frutta fresca. Il nostro driver che ha fatto poi sperimentare “un sistema” un po’ diverso. Ovvero ci ha fatto prendere una piccola imbarcazione fuori dalla zona del mercato così che abbiamo potuto percorrere i canali con le case, con le piantagioni di banane e cocchi e le botteghe più autentiche, fino a fare un incontro con qualche varano che abita a margine del fiume.
Il terzo mercato, sempre galleggiante, è ad Amphawa, ed apre solo nel pomeriggio dal venerdì alla domenica, ed è considerato tra i più autentici di tutta la nazione. Qui non troverete tante barche, ma veri e proprio negozi allineati lungo il grande canale. A differenza del precedente è frequentato per la maggior parte da Thai, i prezzi sono nettamente più bassi e il cibo è veramente tradizionale. E’ evidente che se partite per questo tour al mattino presto arriverete in questo luogo verso pranzo quanto ancora non ci sarà fermento, ma assisterete al rito della sistemazione delle merci e alle prime cotture del cibo. Godetevi comunque la bella atmosfera che si respira a qualsiasi ora e stupitevi di uno dei pochi luoghi intorno a Bangkok dove i turisti non abbondano.