Se hai visitato Venezia e pensi di aver visto tutto della città, in questo articolo troverai alcuni luoghi fuori dall’ordinario: una Venezia insolita, inconsueta, lontano dagli itinerari di massa e dove pochi turisti arrivano.
Di Venezia ne esiste un’altra, così poco esplorata da apparire segreta.
La laguna dove sorge questa città è composta da un numero indefinito di centinaia di isole in cui visitare giardini, conventi, rocche cinquecentesche, spiagge che esistono solo per poche ore al giorno, ex isole di quarantena e luoghi dove leggende e storie di fantasmi mettono i brividi.
Per chi non è mai stato a Venezia suggerisco un articolo della rubrica di Expedia che delinea cosa vedere e non lasciarsi scappare del capoluogo veneto in una permanenza di due/tre giorni.
Ecco cosa troverete in quest'articolo
Lazzaretto Nuovo: 40 giorni prima di entrare a Venezia
Quest’isola si trova all’ingresso della laguna di Venezia, un luogo strategico un tempo usato come punto di controllo. Nell’undicesimo secolo divenne proprietà dei Monaci Benedettini che però furono sfrattati dal Senato della Serenissima.
Nel 1468 l’isola divenne luogo di quarantena per le navi che arrivavano dai vari porti del Mediterraneo, sospette di essere portatrici del morbo della peste, un tempo chiamato morte nera.
Qui i mercanti provenienti da luoghi lontani, dopo giorni di navigazione erano costretti ad attendere per 40 giorni prima di entrare in città mentre le loro merci venivano “fumigate” con la combustione di erbe aromatiche che si dice servissero per debellare il morbo della peste. Le stesse erbe venivano anche inserite nel “becco” della maschera del dottore incaricato di curare i malati di peste. Se i dottori che ispezionavano regolarmente gli isolani trovavano segni di peste, gli ammalati venivano immediatamente trasferiti nell’isola di Lazzaretto Vecchio e mandati lì a morire.
In quest’isola si trova Tezon Grande: lungo più di 100 metri è il secondo edificio pubblico di Venezia, un tempo usato per stipare le merci per la quarantena.
Come arrivare all’isola di Lazzaretto Nuovo
L’isola è visitabile tutti i sabati e le domeniche dal 7 aprile al 28 ottobre con due visite guidate (senza prenotazione): la mattina alle ore 9.45 e il pomeriggio alle ore 16.30 (in corrispondenza dell’arrivo dei vaporetti ACTV Linea 13: partenza da Venezia-Fondamente Nuove alle 9.25 e alle 16.05, da Treporti alle 9.25 e alle 15.25). La fermata a Lazzaretto Nuovo avviene solo su richiesta!
Isola Certosa: Parco lagunare a 500 metri dal centro di Venezia
L’isola Certosa, il cui nome deriva dai Padri Certosini che l’abitarono per secoli, era la più grande fra le isole abbandonate della laguna di Venezia ma negli ultimi anni è stata interessata da un importante progetto di recupero.
Oggi è diventata un parco urbano, in parte accessibile al pubblico, che permette escursioni naturalistiche. Sull’isola ha sede il Polo Nautico Vento di Venezia: un centro che offre servizi integrati per la nautica da diporto, l’educazione ambientale ed il turismo sostenibile.
Come raggiungere l’isola di Certosa
Linee 4.1 o 4.2 da Piazzale Roma o dalla stazione dei treni (fermata a richiesta)
Sant’Angelo della Polvere e le suore tentatrici
Quest’isola oggi abbandonata ed oramai totalmente inghiottita dalla vegetazione, ha una storia davvero molto particolare.
Il nome risale a quando, nella metà del 500, venne usata come polveriera dalla Repubblica di Venezia. In una notte di tempesta la polveriera fu colpita da un fulmine e come un grandissimo fuoco d’artificio saltò in aria.
Prima di diventare polveriera, l’isola era in monastero di Suore dell’ordine delle Convertite, che però vennero denunciate dalle mogli dei marinai della zona. I mariti erano soliti fare tappa nell’isola di Sant’Angelo per poi tornare a casa con pochi soldi. Le monache, infatti, vivendo isolate e con poche fonti di sostentamento ‘offrivano le loro grazie’ ai naviganti in cambio di denaro.
Quando le autorità religiose vennero a conoscenza delle attività delle suore, inviarono sull’isola dei prelati col compito di trasferire le monache in un altro convento a Venezia. Le suore non vollero saperne e cacciarono i prelati a sassate ma alla fine dovettero comunque lasciare l’isola rattristando tutti i pescatori della laguna veneta.
Poveglia, l’isola dei fantasmi
Nota anche come l’isola dei fantasmi o l’isola dei morti, Poveglia è un’isola già da lungo tempo disabitata, si trova a sud della laguna di Venezia, tra la costa e il porto di Malamocco, lungo il canal Orfano.
Sono migliaia i cadaveri che qui sono stati seppelliti qui e bruciati in seguito all’epidemia della peste nera. Dicono che la metà del terreno dell’isola sia costituito da ceneri umane. Neppure i pescatori del luogo vogliono avvicinarsi all’isola e ne stanno alla larga, alimentando ancor di più il mito che aleggia a Poveglia.
I pescatori raccontano che soprattutto in giornate nebbiose si sentono dei lamenti agghiaccianti provenire da quest’isola.
Come arrivare a Poveglia
L’isola non è facile da raggiungere dato che non ci sono trasporti pubblici per questa destinazione. È accessibile solo con particolari autorizzazioni difficilmente ottenibili. In alternativa a vostro rischio e pericolo potreste noleggiare un taxi dal costo variabile tra i 150 e 200€. Partite preparati con scorte di acqua e di cibo e soprattutto di tanto coraggio.
Sant’Erasmo e la spiaggia che non c’è
L’isola di Sant’Erasmo è la seconda isola più grande di Venezia, ed è una delle poche dove le automobili possono circolare. Viene chiamata anche l’orto di Venezia per i tanti campi coltivati di questa zona che producono particolarità come i famosi carciofi violetti che crescono solo qui.
Una particolarità di quest’isola è la sua spiaggia chiamata Bacàn: una lingua di sabbia che appare solamente per poche ore al giorno durante la bassa marea, gettonatissima dai pochi veneziani che arrivando con l’alta marea incagliano la loro barca per poi liberarla con l’alta marea. Il mare attorno a questa lingua di sabbia è caratterizzato da forti correnti e per questo dicono che qui l’acqua sia più pulita.
Come arrivare all’isola di Sant’Erasmo
Alcune isole della Laguna veneta sono collegate con il Vaporetto della Linea 13. Per raggiungere Erasmo si può prendere il traghetto da Fondamenta Nuove o Treporti.