Un viaggio di sei mesi in Europa partendo da un paesino della provincia di Treviso dove viviamo, attraversando Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Germania, Francia, Portogallo e Spagna a bordo del nostro camper.
Questo è il progetto Alongtheway (Lungo la strada) a cui siamo giunti un giorno dopo anni passati a fantasticare su quale potesse essere il viaggio della nostra vita. Il viaggio che ci avrebbe portato lontano dalla quotidianità a cui eravamo abituati. Ci avrebbe messo alla prova, sia a livello personale che di coppia, entrando in contatto con la natura fuori dalle classiche mete turistiche e con le culture e tradizioni dei Paesi attraversati.
Il giorno in cui Simone ha lasciato il suo lavoro da impiegato dopo 12 anni, ci siamo guardati e ci siamo detti “E se realizzassimo veramente il nostro sogno?” E così nel giro di un mese, vendute le cose che non ci servivano, abbiamo acquistato il camper, lavorato 12-13 ore al giorno per prepararlo e finalmente il 7 luglio siamo partiti.
La prima notte di viaggio è stata a 650 km da casa in Austria senza aver mai provato prima il mezzo. I 4800 km percorsi nel primo mese ci hanno portato a risalire l’Europa fino a raggiungere Törmänen, piccolo paese della Finlandia sopra il Circolo Polare Artico dove abbiamo lavorato come volontari per una settimana in una compagnia che organizza escursioni con huskies siberiani e cavalli finlandesi.
Abbiamo accudito gli animali e aiutato nel restauro di una kota (tipica casetta in legno da giardino al centro della quale c’è il camino, dove le persone si ritrovano la sera per ripararsi dal freddo e trascorre qualche ora in compagnia).
Una delle tappe più importanti per noi era Capo Nord, per questo abbiamo deciso di percorre gli ultimi 7 km a piedi godendoci i ripidi sali e scendi che ci avrebbero portato alla fine dell’Europa.
Arrivare sotto il mappamondo più conosciuto al mondo è stata un’emozione indescrivibile e ancora più grande è stata la soddisfazione di raggiungere Knivskjellodden, il vero punto più a nord, raggiungibile solo a piedi dopo circa 4,5 ore di camminata. Qui emozionati e con le mani un po’ tremanti abbiamo messo le nostre firme nel registro che certifica il passaggio dei viaggiatori sul tetto d’Europa.
In Norvegia abbiamo svolto altre due settimane da volontari in un piccolo villaggio di pescatori a Kastneshamn, sempre sopra il Circolo Polare Artico. Qui abbiamo pescato in barca nel Mare del Nord e aiutato nella manutenzione e costruzione di alloggi per turisti/pescatori, grazie alla gentilezza del proprietario Martina è anche riuscita a fare due giorni di lezione di Italiano nella scuola primaria del paese.
Erano presenti anche altri volontari da Olanda, Francia ed Estonia, si è creato subito un bel rapporto e ogni sera era l’occasione giusta per scambiare racconti di vita e, a turno, far assaggiare agli altri un piatto tipico del proprio paese.
Le due esperienze di volontariato Workaway (www.workaway.it) ci hanno permesso di conoscere a fondo le realtà visitate, primo motivo per cui abbiamo deciso di svolgerle. In secondo luogo, quanto possa aiutare ad abbassare notevolmente le spese di viaggio che nel nostro caso è stato totalmente finanziato con i nostri risparmi, infatti lavorando come volontari ci veniva fornito in cambio acqua, corrente, cibo e la possibilità di usare la lavanderia.
Dopo una parentesi di 15 giorni alle Isole Lofoten sempre in Norvegia, uno dei posti più belli mai visti, dove abbiamo avuto la fortuna di assistere al meraviglioso spettacolo dell’Aurora Boreale.
Il nostro viaggio è proseguito velocemente verso sud nella speranza di poter trovare ancora qualche giorno di caldo e il 20 ottobre siamo arrivati in Portogallo dove abbiamo potuto dormire sulle spettacolari scogliere dell’Algarve, scolpite nel tempo dalla potenza delle onde. dell’Oceano Atlantico.
Una delle ultime tappe del nostro viaggio è stata Tarifa, una piccola città spagnola sullo stretto di Gibilterra che dista solo 15 km via mare dal Marocco dove, grazie al bel tempo trovato, abbiamo deciso di trascorrere 20 giorni in compagnia di molte persone provenienti da tutta Europa che hanno scelto di vivere una vita itinerante a bordo dei loro mezzi (fulltimers). Tante persone, lingue e storie diverse ma tutti con la stessa voglia di viaggiare, scoprire e vivere la vita in modo semplice, a contatto con la natura dando importanza ai valori piuttosto che alle cose materiali.
Siamo pienamente soddisfatti della scelta fatta ed abbiamo la consapevolezza che quest’esperienza ci ha sicuramente arricchito, ci ha permesso di vivere fuori dagli schemi della società e di conoscere maggiormente noi stessi, ci ha fatto capire quante cose acquistiamo nella nostra vita senza averne effettivamente bisogno, ci ha aiutato a razionalizzare l’uso di acqua e corrente che nel camper non sono illimitate come a casa, riflettere quanto a volte diamo per scontate molte cose per le quali invece dovremmo gioire e ringraziare ogni giorno e quanto la vita frenetica a cui siamo abituati non ci permette di apprezzare e dare la giusta importanza ai piccoli gesti e momenti veramente importanti della vita.