L’avvicendarsi di molte civiltà ha consentito alla Sicilia di diventare una regione in cui le testimonianze di greci, normanni, arabi e spagnoli convivono pacificamente le une accanto alle altre, in un’armonia perfetta che si palesa come una sintesi eccezionale di integrazione.
I recenti lavori di riqualificazione, svolti grazie a Aditus , hanno avuto come prioritario obiettivo quello di conservare beni di indiscutibile rilevanza storica, rendendo i vari siti archeologici facilmente fruibili dai visitatori.
PARCO ARCHEOLOGICO DELLA NEAPOLIS
Il parco archeologico di Neapolis è manifesto dell’antica città di Siracusa. Si estende per circa 240.000mq ed è una delle mete turistiche più visitate della città, quale punto di riferimento indiscusso in termini culturali.
Contiene i più importanti resti della Siracusa greca, ed è il frutto di una lunga, difficile e delicata opera di salvaguardia.
Lo si può catalogare come un vero e proprio museo a cielo aperto che si estende sulle pendici meridionali dell’altopiano di Epipoli e raccoglie testimonianze di varie epoche: da quella protostorica a quella bizantina.
Qui sono visitabili i monumenti più famosi della città: il teatro greco, l’anfiteatro romano, l’ara di Jerone II (monumentale altare utilizzato per i sacrifici pubblici della città), la Via dei Sepolcri, di impostazione ellenistica, fiancheggiata da catacombe riconducibili all’era bizantina.
Il focus principale di questo sito è Temenite (dal greco santuario), un’altura su cui sorgeva un santuario dedicato ad Apollo. Attorno a quest’area sorgono numerose tracce di culto, principalmente teche quadrate o rettangolari in cui venivano conservate tavole votive dei defunti.
Il parco può essere visitato autonomamente o usufruendo di una guida che, indicativamente, impiegherà un’ora e mezza ad illustrarvi l’intero sito. Qui, grazie alla recente apertura avvenuta a settembre 2018 del punto ristoro Cafè Neapolis dotato di ampi spazi e zone relax, i turisti potranno fare una piacevolissima pausa assaggiando le prelibatezze del territorio.
I biglietti d’entrata sono ora acquistabili online (Aditus) evitando le lunghe file.
GALLERIA REGIONALE PALAZZO BELLOMO
Palazzo Bellomo, sito a Ortigia, nel centro storico di Siracusa, viene inaugurato nel 1948 con un primo allestimento museografico e successivamente completato negli anni Settanta.
Le collezioni sono vaste e di valore inestimabile: tra le opere più emblematiche troviamo il dipinto di Antonello da Messina che, attraverso quest’opera, è riuscito a raggiungere un perfetto equilibrio tra elementi della pittura fiamminga e della scuola rinascimentale italiana.
Procedendo con le opere pittoriche, tra quelle di maggior rilievo troviamo alcuni dipinti di Pedro Serra, a testimonianza delle influenze catalane presenti nel siracusano nel corso del quattordicesimo secolo.
Qui si possono ammirare anche opere di Mario Minniti, pittore di Siracusa che è stato fortemente influenzato da Caravaggio, con cui è entrato in contatto in occasione di un lavoro a Roma. Infine, tra i dipinti raffiguranti i Santi, i visitatori potranno godere della vista delle opere di Borremans, che, tra gli altri, ha effigiato l’Immacolata, Santa Chiara, San Francesco, Sant’Antonio Abate, Santa Barbara.
La Galleria di Palazzo Bellomo ospita una delle collezioni di Icone più ricche e significative della Sicilia.
Si tratta di uno straordinario esempio di tecnica del mosaico in epoca normanna, ad opera degli artisti denominati “Madonneri”. Come se non bastasse è possibile ammirare piatti di “Loza Dorata”, la più conosciuta maiolica, un’ampia esposizione di statuine presepiali di grande interesse storico e una planimetria di Ortigia composta da pannelli in legno, sughero e gesso.
La galleria è facilmente identificabile grazie alla realizzazione di un progetto di segnaletica esterna che direziona i turisti e facilita i percorsi per il raggiungimento del museo. A conclusione della visita ci si potrà deliziare con una piacevole sosta presso il Cafè Bellomo.
TEATRO ANTICO DI TAORMINA
Il Teatro di Taormina, nato ad opera dei greci indicativamente intorno al III secolo a.C., era sorto per ospitare rappresentazioni drammatiche o musicali.
Successivamente, durante l’epoca romana, è diventato lo scenario di battaglie navali e giochi tra gladiatori. A partire dagli anni Cinquanta questo spazio è stato adibito per ospitare concerti sinfonici e soprattutto la cerimonia di premiazione del David di Donatello.
Dopo il Teatro greco di Siracusa, questo è il secondo teatro antico per dimensioni in Sicilia, ed è uno dei siti maggiormente visitati, del resto la magnifica vista sul golfo di Schisò è una visuale irrinunciabile quando si visita la Sicilia. Proprio per rendere maggiormente godibile e migliorare la fruizione del sito archeologico da parte dei visitatori, è stata messa in atto un’attenta opera di riqualificazione.
AREA ARCHEOLOGICA DI NAXOS
L’area archeologica di Naxos è, indubbiamente, uno dei luoghi più affascinanti del territorio. Si contraddistingue per i panorami magnifici e, tra la vegetazione, sono chiaramente rintracciabili i segni della prima colonia greca fondata in Sicilia.
Oggi quest’area è un luogo ricco di scavi e di scoperte, frutto del lavoro scrupoloso e attento degli archeologi, che sono riusciti a salvaguardarla dalla speculazione edilizia scoppiata negli anni Settanta, valorizzando, con lo sfondo dell’Etna e del monte Taormina, i resti dell’antica città: abitazioni, edifici sacri e altari.
Agli occhi dei turisti, anche meno appassionati ed esperti, il parco Naxos dà la sensazione di essere fuori dalla realtà, in un contesto senza tempo, completamente isolati dalla vivacità prettamente turistica e spassosa del paese.