La Fiorida sorge in una delle aree più suggestive dell’arco Alpino, in piena Valtellina, nella bella cornice del fondovalle dove le Alpi Orobie si incontrano con le Retiche, a un passo dal lago di Como. Si caratterizza per le sue strutture in sasso e legno, che si stagliano sulle rive del fiume Adda e rappresentano un punto base ideale per molte attività di turismo esperienziale. Quella che mi ha colpito di più, anche perchè lontanissima dal mio modo di viaggiare, ma che mi ha letteralmente aperto un mondo, è il cicloturismo.
# La Fiorida
La Fiorida è un piccolo mondo antico che si è saputo rinnovare in modo vincente. Tanti sono gli ingredienti del suo successo: innanzitutto l’azienda agricola, composta dall’allevamento di bovini, con relativa produzione di latte e formaggi nel caseificio, coltivazione locale di foraggi e mais depositati nel fienile, macello per la produzione di carni e insaccati – tutte strutture interne all’azienda – e ancora, maiali e capre che vivono curati e coccolati da ogni punto fi vista. Poi le camere e tutta la struttura curata nei più piccoli dettagli e che fa sentire i benvenuti ed in più offre una cucina che spazia da un ristorante tradizionale al ristorante stellato “La Presef” dello chef Gianni Tarabini. Infine offre un grandissimo centro benessere dove il meglio del meglio è prenotare un bagno di latte, di fieno o di vino.
Gli ospiti più sportivi inoltre possono praticare percorsi di trekking e ciclabili.
Infatti l’Azienda La Fiorida è il primo punto di sosta lungo il caratteristico percorso ciclabile del fondo valle, il “Sentiero Valtellina“, che da Colico, costeggiando il fiume Adda, arriva a Morbegno e prosegue fino a Sondrio. Di facile accesso, sia dalla ss 38 all’altezza di Morbegno, sia dalla strada provinciale Valeriana, all’altezza di Traona e Dubino, il percorso ciclabile non presenta dislivelli, pertanto adatto a tutti, è ideale per trascorrere una piacevole giornata a contatto con la natura.
Presso l’Azienda è inoltre attivo un servizio di noleggio biciclette.
# La ciclabile della Valtellina
La Valtellina è un microcosmo alpino, ricco di varietà naturali e culturali, corrispondente al bacino idrico dell’Adda, a monte del Lago di Como. Alla Valtellina appartengono diverse valli laterali, come la Val Malenco, la Val Masino e la Valle del Bitto, mentre la Val Poschiavo è già oltre il confine svizzero.
Anche se si chiama “sentiero” la strada che attraversa la Valtellina è una pista ciclopedonale a tutti gli effetti. La partenza da Colico avviene di fianco allo storico imbarcadero e concede al ciclista fantastiche vedute sul lago e sulle montagne circostanti. Pedalando verso la foce dell’Adda si è subito tentati da una piccola deviazione per ammirare il Forte Fuentes, costruito nel XVI secolo dagli spagnoli per controllare il valico alpino.
Ricchi boschi e campi coltivati si alternano nel tratto che porta a Morbegno. La strada è in leggera salita ma le calorie necessarie per giungere fino in centro si potranno recuperare facilmente con uno spuntino a base di formaggi e salumi locali, nei vari ristoranti della zona o presso la Bottega de La Fiorida. La parte del leone la fa sicuramente il Casera, il formaggio che troneggia tra l’altro nella ricetta dei pizzoccheri, la più famosa specialità della Valtellina, e che viene prodotto direttamente in azienda.
Superata Morbegno si attraversa la Statale 38 per proseguire in direzione di Talamona. A Cedrasco si affronta uno dei tratti più suggestivi. Poi, a quasi 50 chilometri da Colico, il Santuario della Madonna di Sassella annuncia Sondrio. Pochi chilometri più avanti, si raggiunge Chiuro, circondato da decine di vigne ed epicentro della viticoltura valtellinese.
Il sentiero di valle sfiora il piccolo borgo di Teglio, da cui deriva il nome Valtellina (in latino Vallis Tellina), prima di giungere a Tirano, presidiato dal rinascimentale Santuario della Madonna, a pochi metri dal confine con la Svizzera. Da questo momento in avanti la salita si fa decisamente sentire e, negli ultimi 15 chilometri per arrivare fino a Grosio (656 metri sul livello del mare), la fatica è assicurata, così come la vista e la soddisfazione di aver percorso tutto il sentiero.