Cosa vedere in Val di Fassa – itinerario di 3 giorni

In quest’articolo troverete un itinerario primaverile/estivo completo. 3 giorni con indicazioni e mappe su cosa vedere e fare in Val di Fassa. Consigli pratici, destinazioni scelte e selezionate per farvi vivere un’esperienza unica.

Mappa dell’itinerario

Clicca nella mappa sottostante per attivare le funzioni di navigazione passo passo.

Come arrivare in Val di Fassa

Da Verona mediante Autostrada del Brennero A22 prendete uscita Egna/Ora, proseguendo poi sulla strada statale SS n. 48 direzione Canazei.

Proveniendo da nord mediante autostrada del Brennero A22, uscita Bolzano Nord, imboccate la SS.241 fino ad arrivare a Vigo di Fassa. Da lì prendete la SS.48 direzione Canazei.

Autostrada Venezia / Ponte delle Alpi (A27), uscita Belluno, direzione Agordo (SS203) e successivamente Falcade, mediante Passo San Pellegrino si raggiunge Moena.

Se preferite usare il navigatore, ecco le indicazioni che vi porteranno fino al primo paesino della Cal di Fassa: Moena.

Primo giorno

Quest’itinerario prevede l’arrivo nel pomeriggio del primo giorno, durante il quale potreste dedicarvi all’esplorazione di alcuni dei seguenti paesini.

Visitare i paesini della Val di Fassa

La tipicità di questa valle si riflette tra i caratteristici paesini molto vicini tra loro e facilmente raggiungibili in auto. Perchè vederli?

Per entrare in un’atmosfera originale, d’altri tempi, alla scoperta di antichi borghi storici, vecchie usanze, leggende locali e cibi tipici. Dal primo paese della Val di Fassa (Moena) all’ultimo (Canazei) la distanza è di circa 17 km quindi è molto semplice raggiungerli senza perdere troppo tempo in auto per gli spostamenti.

Moena

Moena è la porta della Val di Fassa: una conca alluvionale circondata da maestosi gruppi dolomitici. 

Moena è uno dei 18 comuni della Ladinia, territorio nel quale si parlava il ladino: una lingua più antica di molti dialetti italiani. Oggi, tra le vie del centro di Moena si sente ancora qualcuno parlare questa lingua di origine latina, tramandata di generazione in generazione.

Chiesa di San Vigilio

Uno tra i primi documenti scritti di Moena è relativo alla consacrazione della chiesa di San Vigilio nel 1164. Questa chiesa ha una lunga storia di ricostruzioni ed ampliamenti. L’interno a tre navate contiene altre importanti opere di Rovisi come la pala di San Vigilio, le tele di “Sant’Antonio, l’ultima cena e all’affresco sulla volta della cappella del Carmine.

Il borgo storico di Moena

La parte più antica di Moena è il suo centro che aggiunge suggestioni a un paesino ricco di cose da vedere. Le vecchie case in stile Ladino, i tradizionali tabià (fienili), le antiche vie che si snodano tra angoli nascosti vi condurranno alla scoperta degli ambienti più autentici del paese.

Per chi ama lo shopping, tra le vie del centro si possono trovare bar alla moda, negozi per tutti i gusti e soprattutto i prodotti tipici che vi elenco qui sotto

I prodotti locali

  • Il puzzone di Moena (formaggio tipico locale inconfondibile per l’odore);
  • Il cuore di Fassa (altro formaggio il cui latte proviene esclusivamente da mucche della valle);
  • Lo speck del Trentino (solo acquistandolo in loco si può provare il sapore originale e tipico a chilometro zero);
  • I panini al finocchio, alle patate, alle mandorle, al burro, ai semi di cumino o di papavero. Entrare in un qualsiasi panificio locale e oltre ai panini menzionati vi consiglio di provare il Schuttelbrot: è un disco di pane croccante risalente alla tradizione popolare della zona con note caratteristiche di spezie tra cui spicca il finocchio.  

Soraga

Soraga è il più vecchio dei paesini della Val Di Fassa e che, pur rinnovandosi e tenendosi sempre al passo con i tempi ha mantenuto intatte le caratteristiche tipiche Ladine. Il suo nome in ladino significa super acqua, nome assegnato probabilmente per le acque del fiume Avisio che forma omonimo lago: il lago di Soraga.

Lago di Soraga

Il lago di Soraga è un lago artificiale, formato dallo sbarramento del corso del torrente Avisio mediante la diga di Pezzè.

Dall’abitato a del centro di Soraga passa una bella pista ciclabile: la Pista Ciclabile delle Dolomiti (percorribile sia in bici che a piedi) che attraversa la Val di Fassa e la Val di Fiemme. Pedalando verso valle i panorami cambiano continuamente, l’aria pulita e fresca dal profumo di bosco e i panorami lungo la ciclabile saranno una costante. La pista ciclabile ha una lunghezza totale di 45 km e parte da Alba di Canazei per arrivare fino a Molina di Fiemme. Se non volete ritornare in bicicletta, a Molina di Fiemme è disponibile il servizio Bike Express Fassa Fiemme: servizio che riporta i ciclisti con tre servizi giornalieri.

La leggenda della chiesa della Madonna dell’Immacolata

Secondo un’antica leggenda tutto iniziò quando gli abitanti di Soraga decisero che era arrivato il momento di costruire una chiesa tutta per loro. La decisione su dove erigere questa chiesa venne affidata al caso: vennero presi due buoi ed attaccati ad un carro, il luogo dove si sarebbero fermati sarebbe stato la sede della nuova chiesa. I buoi dopo aver vagato per una giornata si fermarono sulla cima di una collinetta, il punto esatto dove oggi si trova la chiesa di Soraga.

Vigo di Fassa

Vigo di Fassa

Vigo di Fassa si trova in una posizione dominante della Val di Fassa. Il centro del paese appare elegantemente immerso nella cultura tradizionale delle Dolomiti. Per scovare i luoghi più autentici di Vigo di Fassa basterebbe chiedere ad una persona del posto, i ladini sono un popolo molto ospitale aperto a far conoscere le proprie abitudini, usi e costumi.

Il museo Ladino a Vigo di Fassa

Il museo ospita delle collezioni etnografiche dell’Istituto Culturale Ladino, frutto di decenni di ricerche dedicate ai diversi aspetti della civiltà ladina come le attività produttive, le credenze e le tradizioni, le forme di ritualità religiosa, leggende e abiti tradizionali.

Lo scopo primario di questa esposizione permanente è quello di far conoscere una cultura radicata nel territorio e tra le persone che lo abitano.

Museo ladino Val di Fassa

Orari di apertura: dal 10 giugno – 10 settembre aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00

Costo Biglietto: 5€ intero, 3€ ridotto.

Il MMolin de Pèzol, Il Mulino (Pera)

Se vorrete immergervi ancor più a fondo nella vita Ladina di un tempo allora vi consiglio una breve visita al mulino Pera. Il complesso del 1800 è costituito da due antiche macine per cereali tutt’oggi funzionanti, il tutto azionato da tre grandi ruote idrauliche.

Orario d’apertura

Dal 20 giugno al 10 settembre –> dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, chiuso la domenica.

Come arrivare: ecco il link alla navigazione con Google Maps

Canazei

Canazei con i suoi 1.465 metri di altezza sul livello del mare è uno tra i trenta comuni più “alti” d’Italia, posizionandosi direttamente al primo posto tra i paesi della Val di Fassa.
L’ubicazione felice e la sua lunga storia lo rendono una tra le città alpine da visitare assolutamente.

Shopping a Canazei

Canazei con Moena sono i due paesi migliori per lo shopping in Val Di Fassa. Dai negozi di abbigliamento tecnico per la montagna ai negozi fashion, dalle botteghe di oggetti d’artigianato in legno agli accessori per la casa, di certo tra le strade del centro di Canazei non ci si annoia. Molti sono inoltre anche i Bar tipici e alla moda dove provare qualche buon bicchiere di vino Trentino.

Cosa vedere nei dintorni di Canazei

La Sia di Penia rappresenta l’ultima segheria idraulica di tipo veneziano ancora esistente in Val di Fassa. I primi documenti la fanno risalire al sedicesimo secolo mentre la struttura odierna è stata ultimata nel 1922. La segheria oggi è funzionante e visitabile esternamente in autonomia ma il bello si trova all’interno dove è possibile vedere i meccanismi che la muovono. Per vederne l’interno si organizzano visite guidate di circa un’ora prenotabili al museo Ladino o chiamando il numero 0462.760182 entro le ore 19 del giorno precedente.

Ecco come arrivare alla segheria con –> Mappe

Cosa mangiare di tipico

I piatti tipici Ladini offrono una varietà di sapori unici e tutti da provare, qui sotto vi menziono gli imperdibili:

  • I “Bales” chiamati comunemente Canederli (polpette con un ripieno che può variare);
  • Il Gulash (una zuppa a base di carne simile allo spezzatino);
  • lo strudel (torta di mele);
  • Il Fortaie: un dolce tipico preparato durante le feste del paese;
  • I Cajoncìe: ravioli dalla caratteristica forma a mezzaluna farciti con spinaci, rape rosse, zucca o fichi.

Dove dormire

Canazei è un’ottima base per visitare la Val Di Fassa dato che è una tra le città della valle più gettonate. Noi abbiamo alloggiato all’hotel Cirelle. Un hotel dal design moderno, semplice e dal carattere attuale, senza dimenticare lo stile montano dove il legno la fa da padrone. Quest’hotel offre, oltre alle stanze spaziose, anche una piscina al coperto, un grande prato dove in estate è possibile prendere il sole e una vasca idromassaggio all’esterno. Che si può desiderare di più da un hotel? Per più info, in quest’articolo troverete la mia esperienza –> all’hotel Cirelle.

cirelle hotel

Secondo Giorno

Arrivato il secondo giorno, è giunta l’ora di partire per l’esplorazione di alcune tra le zone naturalistiche più belle della Val di Fassa. Tranquilli, nel pomeriggio ci sarà ci sarà tempo per il relax. Quindi… sveglia senza lamentele alle 7:30 🙂 e colazione da campioni all’hotel Cirelle.

I sentieri panoramici più belli della Val di Fassa

La mattina del secondo giorno è dedicata a percorrere sentieri che vi porteranno a scoprire la natura della Val di Fassa. Ve ne menzionerò 2: Val Del Pan e Sentiero per rifugio Cotrin. Sono facilmente percorribili anche da famiglie con bambini e con zaino per bambini.

Sentiero Viel dal Pan

Quest’itinerario si sviluppa senza particolari difficoltà ed offre una vista spettacolare sulla Marmolada e sul Lago di Fedaia.

Il nome di questo sentiero “la via del pane” ha origine antiche: deriva infatti dagli scambi commerciali che avevano luogo dalla Val Di Fassa alla Val Cordevole. Il sentiero fu poi abbandonato per essere riaperto ai primi del 900.

L’escursione parte direttamente da Canazai, nel nostro caso dalla porta dell’hotel Citrelle se vorrete raggiungere la cabinovia a piedi ( 3,5 km ) o parcheggiando l’auto direttamente al parcheggio della funivia Belvedere –> direzioni con GoogleMaps.

Prendete la cabinovia arrivando a località Pecol, da lì prendete la funivia che porta a col dei Rosc: la funivia “Pecol Dei Rossi” per poi raggiungere il rifugio Fredarola.

Questo è un percorso molto panoramico e di grande effetto. Si cammina sul costone della montagna in un’ambiente alpino dove le scoperte di panorami indimenticabili resteranno a lungo nei vostri ricordi.

Per orari e prezzi relativi agli impianti di risalita vi lascio il link a –> orari e prezzi impianti di risalita

Sentiero Val Cotrin

Questo è un altro sentiero percorribile anche in famiglia con bambini, non troppo impegnativo ma di grande pregio paesaggistico che vi stupirà passo dopo passo. I tempo di percorrenza di questo percorso è di circa 2.5 / 3 ore mentre il dislivello totale si aggira attorno ai 500 metri.

A circa 500 metri dall’hotel Cirelle si trovano gli impianti di risalita Ciampac. Potete lasciare l’auto in albergo o direttamente al grande parcheggio degli impianti che si trova ad Alba di Canazei lungo la strada statale 641. Ecco –> la posizione degli impianti di risalita.

Il percorso inizia da qui, in via Cotrin. Subito il sentiero inizia in salita serpeggiando tra i numerosi tornati un tempo creati per far salire i mezzi a quattro ruote. Dopo circa un’ora di risalita a tratti passando dei freschi boschi, si arriva fino a Vial Cotrin dove inizia questo splendido sentiero pressochè pianeggiante, tra prati fioriti fino ad arrivare a Baita Cianci dove magari approfittare per una pausa o una merenda.

Da Baita Cianci il percorso inizia nuovamente a Salire fino ad arrivare a Rifugio Cotrin dove è possibile sedersi all’esterno per bere o mangiare qualcosa con una vista impagabile. Se siete con bambini gli spazi sono grandi e senza particolari pericoli. Se non volete provare le specialità della malga, potrete sempre optare per un picnic circondati dalle montagne e dal profumo di bosco.

Relax a QC Terme

QC Terme

Come vi avevo promesso, abbiamo anche un po’ di tempo per rilassarci in un luogo di grande bellezza e benessere: sto parlando delle CQ Terme.

Si tratta di un complesso termale che – personalmente – mi ha donato benefici pressochè immediati: sono un tipo molto allergico e durante la primavera impazzisco tra mille starnuti. Il giorno dopo aver provato queste terme mi sono sentito meglio. Non posso promettere che funzioni con tutti ma per me è stato così.

Non stiamo parlando solo della qualità dell’acqua, queste sono senza dubbio tra le terme più belle ed emozionanti che io abbia mai vistato. Sorgono nella suggestiva cornice dolomitica di Pozza di Fassa. Il centro termale è inserito nel paesaggio con il massimo rispetto per l’ambiente e con uno stile riconoscibile. Offre una nuova esperienza alpina che mette al centro la qualità della vita.

Nel prezzo del biglietto è compreso l’uso dell’accappatoio, delle ciabattine e di un asciugamano. Attenzione: gli accappatoi non hanno tasche quindi se volete scattare qualche foto dovrete tenervi il telefono in mano.

Per sapere di più su queste terme vi rimando al nostro articolo –> CQ Terme Val di Fassa.

Terzo giorno

Punto Panoramico Sass Pordoi

A circa 15 minuti da Canazei, si trova Passo Pordoi dove è possibile vivere un’emozione unica in un luogo incredibilmente spettacolare: sto parlando della salita sul punto Panoramico Sass Pordoi a 2950 metri di altitudine, la Terrazza delle Dolomiti .

Ecco le indicazioni per raggiungere la funivia a–> Passo Pordoi

Sass Pordoi è uno dei punti panoramici più impressionanti che io abbia mai visto. Una terrazza dove ammirare la maestosità della natura che sembra incontrare il cielo. Già la salita è emozionante di per se: una moderna funivia da Passo Pordoi in soli 4 minuti porta a quasi tremila metri di altitudine, percorrendo la parete verticale di Sass Pordoi.

Appena arriverete alla stazione vi troverete di fronte ad un panorama quasi surreale dove poter ammirare dall’alto le montagne che circondano questo luogo. Sass Pordoi ha la forma di un alto panettone mentre attorno a se la montagna sembra essersi sgretolata con il tempo.

Dal mare alla montagna qui il passo è breve, difficile infatti pensare che il Sass Pordoi un tempo era il fondo di un oceano primordiale, ritirato migliaia di anni fa fermando il tempo sulle pareti delle montagne che ora dominano incontrastate il paesaggio rendendolo inconfondibile.

Per gli alpinisti e non solo, il Sass Pordoi è il punto ideale per importanti escursioni verso la traversata del Gruppo del Sella verso i Passi Campolongo e Gardena o per il mitico Piz Bue.

Proprio tra questi pendii nacque la leggenda di Ciamboplin, famosa in tutto il Trentino. Questa leggenda parla di un giovane chiamato Ciambolpin, un pastore di Canazei che si innamorò di Donna Chenina, una bellissima giovane che abitava sulle pendici del Pordoi. Il giovane dopo aver lasciato la sua città per la giovane soffrì così tanto di nostalgia che la lasciò ma trovò Canazei cambiata. Decise quindi di ritornare dalla sua bella Donna Chenina ma per raggiungerla dovette affrontare orchi, briganti ed usare mantelli magici.

3 Commenti

  1. Questo è davvero un bellissimo itinerario, super completo in ogni sua parte. Alle QC terme ci sono andato, un po’ costose ma ne vale la pena. Come dici tu, acqua super purificante 🙂

  2. Io letteralmente adoro Canazei, una piccola cittadina dal carattere montano radicato nelle tradizioni, piste da sci fantastiche e gente che sa avere a che fare con i turisti, rispettosi ed educati

  3. Il punto panoramico Sass Pordoi è davvero super bello e davvero emozionante. Da lì partono diversi sentieri, molti abbastanza difficili come il Pitz Boé. Incredibile da percorrere ma attenzione che dovete essere attrezzati, non si parte e non si cammina senza sapere i pericoli.

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