Una città dal respiro antico, splendida e misteriosa. Numerosi sono i motivi per cui vale la pena visitare Bologna in un itinerario a piedi: le 10 cose da vedere più importanti, infatti, si trovano tutte a pochi metri di distanza nel centro storico, rendendola una città dove “non si perde neanche un bambino”, come cantava Lucio Dalla.
Edificata prima del 1300, periodo a cui risale la prima cerchia delle mura, fu la città più grande del mondo in epoca medioevale: adesso, nel suo antico complesso di chiese, case ed edifici spiccano soprattutto il portico più lungo del mondo, che si estende per ben 40 chilometri, e ventiquattro delle cento torri originali. Sede della più antica università al mondo, fondata nel 1088, Bologna è un crocevia di cultura, gastronomia e bellezza da non perdere.
Mappa del percorso
Come arrivare a Bologna
Raggiungere Bologna in treno
Servita dalla grande stazione di Bologna Centrale, Bologna è una città perfetta per essere raggiunta in treno: la stazione infatti collega il capoluogo emiliano non solo ai centri urbani del nord ma anche ai principali dell’intera penisola. Una volta arrivati, il modo ottimale per visitare Bologna è un itinerario a piedi, che parte proprio dalla stazione.
Raggiungere Bologna in auto e dove parcheggiare
La tangenziale funge da raccordo tra le autostrade maggiori: A1, A13 e A14, che la collegano con centri quali Milano, Venezia, Roma, Firenze e Rimini, e la S64 con Ferrara. Per non incorrere entro la zona ZTL, che regolamenta la circolazione nel centro storico dalle 7 alle 20, è opportuno parcheggiare in uno dei seguenti spazi:
– Parcheggio Piazza VIII Agosto: un multipiano aperto tutti i giorni e 24 ore su 24, presidiato e situato nella centralissima e omonima piazza. Dalla prima alla terza ora il costo è di 2,60€ all’ora; dalla quarta alla sesta di 2,00€ e poi a scalare fino alla tariffa massima giornaliera di 20,00€. Ecco la posizione del parcheggio con –> Google Maps.
– Parcheggio via Riva Reno: in via del Rondone, anche questo parcheggio è coperto e multipiano. Aperto 24 ore su 24, le sue tariffe vanno da 2,40€ all’ora per le prime tre ore fino alla tariffa giornaliera di 15€. indicazioni per arrivare a –>Parcheggio Via Reno
– Parcheggio ex Staveco: in viale Panzacchi 10, è meno centrale dei precedenti, ha 180 posti d’auto all’aperto, è aperto 24 ore su 24, e la sua tariffa oraria è di 2€, mentre quella giornaliera di 12€. Indicazioni per –>Ex Staveco.
Vedere il parco della Montagnola
È finalmente ora di visitare Bologna con un itinerario a piedi: appena fuori dalla stazione ferroviaria si è in Piazza XX Settembre, in cui è possibile osservare resti romani e la magnifica Scalinata del Pincio. Salendola, ci si ritrova nel Parco della Montagnola, il primo parco pubblico della città, richiesto da Napoleone in persona. Ricco di eventi, da secoli è luogo di passeggio e teatro di manifestazioni e gare sportive. Ecco come raggiungere il parco della Montagnola con –> mappe
La finestrella
Passando sotto Porta Govese o Torresotto dei Piella si giunge alla celebre Finestrella sul Canale delle Moline e al ponte sul canale, entrambi con affaccio. Indicazioni su –> come arrivare.
Quest’angolo di città è noto come “la piccola Venezia”. Affacciandosi fra i palazzi, si può vedere scorrere uno dei pochi tratti d’acqua che tra i primi del Novecento e il dopoguerra non fu ricoperto di asfalto.
Il canale delle Moline è la prosecuzione del canale di Reno. Per buona parte del suo itinerario il canale delle Moline è rinchiuso tra le case, come si vede dalla Finestrella, e per questo in passato è rimasto a lungo nascosto alla vista. Di recente sono stati riaperti gli affacci sui ponti delle vie Oberdan e Malcontenti, che si affiancano alla suggestiva finestrella di via Piella.
Visitare Piazza Maggiore e Fontana del Nettuno
La tappa successiva è il cuore pulsante di Bologna: Piazza Maggiore, circondata dai più importanti edifici della città medievale. Tra questi, spiccano la Basilica di San Petronio, il Palazzo del Podestà, a nord, e il Palazzo Re Enzo (XIII secolo) davanti al quale sorge la Fontana del Netturno, realizzata nel 1565 dal Giambologna.
Alta 3,20 metri e in marmo e bronzo, fu voluta da papa Pio IV per simboleggiare il potere papale sul mondo così come quello di Nettuno sulle acque. Uno dei sette segreti di Bologna narra che la Chiesa proibì al Giambologna di realizzare il Nettuno con genitali più grandi, ma lui la ingannò realizzando la statua in modo che, da una certa angolazione, il pollice teso della mano sinistra del dio spuntasse dal suo basso ventre. Indicazioni su come arrivare con –> Google Maps.
Biblioteca Salaborsa
Accanto alla Fontana del Nettuno si trova Palazzo d’Accursio, tappa importante per visitare Bologna in un itinerario a piedi. In particolare, infatti, il Palazzo ospita la Biblioteca Salaborsa che custodisce reperti archeologici sotto la sua pavimentazione trasparente che lascerà di stucco grandi e piccini.
I reperti appartengono a varie epoche e cività, in una visita interessante che si snoda attraverso quella che era la Basilica civile di Bononia (II sec. a.C.), le vestigia cinquecentesche dell’Orto Botanico, tre pozzi d’acqua e altri edifici pubblici e religiosi.
Gli scavi archeologici sono visitabili sia in autonomia, con una donazione libera, sia con visite guidate a cura dei bibliotecari per mezzo di prenotazione obbligatoria. Gli scavi sono aperti tutti i lunedì dalle 14.30 alle 19 e dal martedì a sabato dalle 10 alle 19. Indicazioni per –> la biblioteca.
Vedere la Basilica di San Petronio
Dedicata al patrono cittadino, la Basilica di San Petronio è la più grande chiesa bolognese. La sua costruzione risale al 1390 e durò diversi secoli, quando nel 1514 fu proposto un nuovo modello a croce latina al fine di superare in grandezza la Basilica di San Pietro di Roma.
La leggenda narra, tuttavia, che il pontefice Pio IV volle bloccare la realizzazione del nuovo progetto per impedire che nella penisola italiana fosse eretta una chiesa maggiore di quella in Vaticano. A tal scopò sollecitò i lavori per la costruzione dell’Archiginnasio, sede dell’antica Università, proprio là dove la Basilica di San Petronio doveva allargarsi. Anche la facciata rimase incompiuta: mentre la parte in basso è decorata con opere di Jacopo della Quercia, la parte in alto non vide mai il suo rivestimento marmoreo.
La Basilica può essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 7:45 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 18:30. Il sabato mantiene gli stessi orari ma chiude un’ora prima, alle 18:00; mentre la domenica chiude un’ora dopo, alle 19:00. L’ingresso è gratuito. Ecco –> le indicazioni
Visitare il museo civico archeologico
Il Museo Civico Archeologico di Bologna ha sede nel Palazzo Galvani (XV secolo) a pochi passi da Piazza Maggiore. Ricchissimo nelle sue collezioni archeologiche, è rappresentativo della storia locale bolognese ed emiliana, dalla preistoria all’età romana; non si limita tuttavia solo alla sezione etrusca, poiché le antiche collezioni vantano anche capolavori greci e romani. Ospita, inoltre, una delle più ampie e importanti raccolte di antichità egiziane d’Europa (circa 3500 pezzi).
Situato in Via dell’Archiginnasio 2, è chiuso il martedì; dal lunedì al venerdì è aperto dalle 9 alle 18, mentre il sabato e la domenica dalle 10 alle 18:30. La tariffa si divide in 5€ come costo del biglietto intero e 2€ se ridotto. Ogni prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.
Biblioteca dell’Archiginnasio
Palazzo della fine del XVI secolo, fu costruito per ordine della sede pontificia al di dare una sede unitaria all’insegnamento universitario, che era prima disperso in varie sedi.
Meravigliosa è la Sala dello Stabat Mater, con pareti riccamente affrescate con stemmi e arabeschi, e interessanti sono le antiche sale occupate dalla Società Medica Chirurgica al pianterreno, utilizzate per le lezioni di anatomia con corpi umani adagiati su tavole di marmo.
Il Palazzo dell’Archiginnaio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, mentre per i festivi il sabato dalle 10 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 14. L’ingresso viene 3€. ecco –>dove si trova
Basilica di Santo Stefano
La Basilica di Santo Stefano non è una singola chiesa ma un complesso di più edifici, noto come Sette Chiese. Il vescovo (e patrono della città) Petronio volle la sua costruzione nel V secolo per realizzare una simbologia dei luoghi sacri di Gerusalemme e quindi della passione di Cristo: il cortile di Pilato e la Chiesa del Santo Sepolcro, al suo interno, sono i luoghi più suggestivi da visitare, per il loro esempio di costruzione romanica bolognese.
In via Santo Stefano, il complesso è aperto gratuitamente tutti i giorni dalle 8 alle 19.
Torre degli Asinelli e Garisenda
Visitare Bologna in un itinerario a piedi non può non includere la Torre degli Asinelli e la Garisenda, simbolo di Bologna. La prima è visitabile: per salirla occorre superare 498 ripidi scalini, ma la vista in cima è mozzafiato sui tetti rossi di Bologna. La seconda, invece, alta la metà (47 metri contro 97,20) non è visitabile e pende per ben 3,22 metri.
Per salire sulla Torre degli Asinelli bisogna recarsi in Piazza di Porta Ravegnana; costa 3€ e i suoi orari di apertura variano di stagione in stagione, tra le 9 e le 17 in inverno fino alle 19 in primavera-estate.
Dove mangiare a Bologna?
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