7 cose da fare e vedere a Bologna e dintorni –  in un fine settimana- 

attrazioni di Bologna - guida alla città

Bologna è una città ricca di storia, musei, cibi da provare e molteplici luoghi da scoprire. Sono così tante le attrazioni da vedere che un fine settimana non concede abbastanza tempo per visitare tutto, quindi che fare? Continuate a leggere per scoprire 7 tra le migliori esperienze a Bologna e dintorni che vi faranno innamorare di questa città. 

Salire sulla torre degli Asinelli 

La torre degli Asinelli si trova in Piazza di Porta Ravegnana in pieno centro storico. Un gigante silenzioso che dal XII secolo veglia su Bologna e la vede cambiare. 

Salire fino in cima alla torre degli Asinelli percorrendo i suoi 498 gradini è un’esperienza per me particolarmente entusiasmante. All’interno della torre, le scale che portano alla cima sono tutte in legno, sentirle scricchiolare sotto i piedi e fermarsi durante la salita ad ammirare il panorama dalle piccole finestrelle è emozionante, sembra di vivere una piccola avventura in stile “Indiana Jones”. 

-torre degli Asinelli

Certo, la salita è un po’ faticosa – non c’è l’ascensore – ma non così impegnativa. Il premio è una vista privilegiata sui tetti rossi di Bologna, una bella sensazione da provare a un’impressionante un’altezza di 96 metri. 

Una leggenda narra che la torre fu costruita per iniziativa di un giovane che di professione trasportava ghiaia e sabbia con i suoi due asinelli (da qui il nome). Il giovane si innamorò di una ragazza appartenente a una nobile famiglia ma questo non lo fermò e la chiese in sposa al ricco padre che accettò di concedergli la mano di sua figlia ma in dote richiese la torre più alta di Bologna. 

Il povero giovane mentre rimuoveva della ghiaia trovò un forziere pieno d’oro che usò per costruire la Torre degli Asinelli riuscendo così a sposare la sua amata. 

vista dalla torre degli Asinelli

Ritornando alla storia: i primi documenti ufficiali che collegano la torre alla famiglia degli Asinelli sono datati 1185 quando Alberto di Munsarello Asinelli risulta proprietario. Passò di generazione in generazione finché nel 1398 divenne proprietà comunale. 

Nel tempo la torre ebbe diversi usi tra cui prigione e patibolo. Nel lato di strada Maggiore i condannati a morte venivano rinchiusi in una gabbia di ferro esposta alle intemperie e lasciati morire. 

Visitare il Palazzo dell’Archiginnasio e il Teatro Anatomico

Palazzo dell’Archiginnasio

Non si può lasciar Bologna senza vedere l’Archiginnasio: uno tra i palazzi più significativi di Bologna. Si trova nel centro storico in piazza Galvani 1 e ospita dal 1838 la biblioteca comunale. Nel 1944 – durante la seconda guerra mondiale- il palazzo fu gravemente danneggiato da un bombardamento ma fu subito ricostruito. 

All’interno di Palazzo dell’Archiginnasio si trova il noto Teatro Anatomico, bellissimo è dir poco. Venne costruito nel 1637 per l’insegnamento dell’anatomia ed è totalmente in legno intarsiato e finemente lavorato. Appena entrati si nota nel centro dell’aula un tavolo in marmo dove i corpi venivano posizionati e sezionati mentre un frate dell’inquisizione controllava da una piccola finestrella che venissero rispettati i limiti imposti dalla religione. 

Spellato palazzo anatomico bologna

La cattedra del docente è un baldacchino sorretto da due bellissime statue in legno: gli spellati che raffigurano il sotto pelle di due corpi maschili. Ho passato più di dieci minuti a fissare i particolari e le perfette fattezze di questi due straordinari modelli in legno. 

Palazzo dell’Archiginnasio

Una leggenda narra che gli studenti rimanevano spesso senza corpi da studiare e per ovviare a questo problema si recavano di notte al cimitero con pala e piccone per disseppellire corpi freschi. 

Palazzo Pepoli

Palazzo Pepoli

Palazzo Pepoli racconta la storia di Bologna. Il museo è moderno ed utilizza luci, ombre, tecnologia e realtà avanzata per rendere unica l’esperienza, per questo lo consiglio anche ai più piccini. Visitare Palazzo Pepoli permette di compiere un viaggio multimediale e sensoriale attraverso ben 2500 anni di storia. 

Palazzo Pepoli

Al centro della corte coperta si trova “la torre del tempo”: una struttura in acciaio e vetro illuminata di luce naturale proveniente dalla corte stessa. Questa moderna creazione simboleggia le torri di Bologna ed è stata concepita per rendere fluida la visita collegando il piano terra con il primo piano.

Palazzo Pepoli

A Palazzo Pepoli per la prima volta ho provato la realtà virtuale nell’area espositiva 3d, precisamente nella sala “macchina del tempo”. Qui è possibile “entrare” nella storia di Bologna indossando un visore che permette di catapultarsi in un vero e proprio viaggio nel tempo durante il quale ho avuto la possibilità di esplorare virtualmente una Bologna medioevale passeggiando per le strade e esplorando i numerosi edifici e torri.  

Salire la Torre dell’orologio 

Torre dell'orologio Bologna

Un’altra torre? Ebbene si, ma questa volta i gradini da percorrere sono inferiori rispetto alla torre degli Asinelli e l’esperienza è davvero unica. Palazzo d’Accursio è uno se non il luogo simbolo del potere di Bologna, al suo interno la maestosa scalinata dei cavalli ci ha condotto fino al secondo piano dove siamo arrivati nel cuore pulsante – anzi – ticchettante del palazzo: l’orologio e i suoi ingranaggi. Sono stato letteralmente ipnotizzato da quei ritmici movimenti capaci di misurare precisamente il tempo. Osservando il pendolo e il meccanismo se ne percepisce l’importanza soprattutto per tutti i bolognesi che scandivano le loro giornate basandosi sui suoi rintocchi. 

Torre dell'orologio Bologna

Dall’orologio, mediante un paio di rampe di legno si arriva alla balconata dove si apre la spettacolare vista sulla mitica Piazza Maggiore. 

Vista da Torre dell'orologio Bologna

Vedere la Basilica di San Luca

La basilica di San Luca si trova a 3,6 chilometri da Porta Saragozza e sorge in una spettacolare collina dove da un lato si può ammirare Bologna mentre verso est l’occhio spazia tra le verdi colline che caratterizzano il territorio. 

San Luca Bologna

Come arrivare? Avete due possibilità: a piedi – come da tradizione – o con il trenino. 

Arrivare alla Basilica di San Luca a piedi: L’itinerario è fattibile sia in estate che in inverno, con il sole e anche con la pioggia dato che si percorrerà il portico più lungo del mondo, si, avete capito bene, il più lungo. Con le sue 666 arcate parte da porta Saragozza e arriva direttamente alla Basilica. Per i credenti il significato di questa passeggiata è di espiazione dei peccati e per liberarsi dall’influenza negativa del diavolo (l numero dei portici non è casuale).  Che voi siate credenti o meno è senza dubbio un’esperienza che vi porta a conoscere una Bologna un po’ inconsueta. Partendo dal centro città, precisamente da Piazza Maggiore l’itinerario totale è di 5 chilometri percorribili tranquillamente in un’ora e mezza. 

Portici di Bologna

Se non avete peccati da espiare, se non vi piace camminare o se semplicemente non avete molto tempo, l’alternativa è raggiungere il santuario con il San Luca Express. Il trenino parte da piazza Maggiore circa ogni ora e in 40 minuti raggiunge il santuario. 

Un po’ di storia: la basilica di San Luca sorge in un eremo che nel 1149 venne impiegato come luogo di preghiera da alcune giovani ragazze che decisero di dedicare la vita a questo e nel 1741 – grazie a devoti benefattori – il comune diede il consenso per costruire su quest’ermo il santuario, seguendo il disegno di Carlo Francesco Dotti. 

San Luca Bologna

Al santuario è possibile salire in cima alla cupola mediante delle rampe di scale che arrivano ad una porta in legno che cela uno dei più bei panorami sulle colline bolognesi.  Anche solo per questo, vale la visita. 

Visitare Dozza

Dozza

Se vi piacciono i borghi caratteristici vi consiglio di visitare Dozza a circa 6 chilometri da Bologna. 

Dozza è un borgo medioevale, uno tra i più belli d’Italia, sorge sul crinale di una collina affacciata sulla valle del fiume Sellustra. 

Appena arrivati in questo caratteristico villaggio il cui centro è completamente pedonale, si viene attratti dalla rocca che imponente sembra voler dare il benvenuto a locali e turisti. La Rocca di Dozza ha una storia secolare, la struttura dalla sua edificazione (XIII secolo) è stata rimodellata con ampliamenti di tipo pratico e funzionale riconducibili a tre fasi ben visibili all’interno del percorso museale.

La rocca fu abitata fino al 1960, anno in cui fu affidata al comune che la rese fruibile al pubblico. Reputo molto interessante l’itinerario museale che porta alla scoperta della rocca dove è possibile immedesimarsi nella vita dei nobili d’epoca, ammirando vecchi arredi, scoprendo passaggi segreti e trabocchetti posti a difesa della rocca stessa. Interessante per i bambini la leggenda del drago, visibile all’interno di una “prigione”. 

Drago DOzza

Dozza non è solo la Rocca, possiede infatti una particolarità che vi consiglio di scoprire lentamente tra le sue vie.

Dozza

Qui in questo sorridente borgo i graffiti artistici divengono parte del paesaggio, si trovano in quasi ogni muro della città e creano un percorso di opere tutte da ammirare. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto composto da più di 100 creazioni artistiche di nomi prestigiosi dell’arte contemporanea.  

Dozza

Vedere il Parco regionale Abbazia di Monteveglio

Questo highlight del territorio è una vera e propria chicca nascosta e poco conosciuta. Si trova a circa una trentina di chilometri da Bologna e se amate i sentieri e la natura dovete assolutamente andarci. La diversità ambientale che caratterizza il parco lo rende perfetto per l’educazione ambientale dei più piccini mentre i sentieri che corrono tra le dolci colline e la vallata permettono l’esplorazione di una delle zone verdi più belle dell’Emilia Romagna. 

Il borgo è caratterizzato da strade di sassi posti ordinatamente che sembrano insegnare la via al passate portandolo fino all’Abbazia di Santa Maria Assunta, eretta per volere di Matilde di Casanossa e immersa tra i boschi in un luogo di pace e relax.

Durante la nostra visita abbiamo avuto il privilegio di conoscere uno dei 10 frati che custodiscono in maniera impeccabile la chiesa, il castello e il suo bellissimo atrio. 

Consigli utili:

– Per scoprire altre attrazioni di questa città e altre cose da vedere vi consiglio di recarvi agli uffici turistici di Bologna Welcome. Lo staff suggerisce emozionanti esperienze e luoghi da visitare in base alle vostre esigenze. Bologna Welcome è situata in Piazza Nettuno n.1.

– A Bologna è presente anche un ufficio turistico (l’unico in Italia) specializzato nell’outdoor: l’eXtraBo dove è possibile reperire informazioni, materiali, mappe, itinerari ed esperienze per gli appassionati della natura. eXtraBo si trova in Piazza Nettuno 1/ab molto vicino a Bologna welcome.

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